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mercoledì 28 marzo 2012

La festa dell'acqua, 20 maggio-3 giugno

Domenica 20 maggio Francisco si metterà in viaggio, partirà da Chioggia per esplorare le terre che la Brenta bagna dal mare ai monti. Vedere le terre e incontrare le persone che amano queste terre e queste acque: chi ha votato al referendum per l'acqua, chi cerca di immaginare uno sviluppo armonioso del territorio, chi ama e protegge la bellezza e la natura. Le parole chiave di questo viaggio sono: conoscere, amare, condividere. Vorrei che fosse l'occasione per mettersi tutti in viaggio, incontrarsi e fare festa. Tutti gli aggiornamenti saranno pubblicati su Amarelaterra.blogspot.com.



A chi mi ospita offrirò ogni sera uno spettacolo intitolato "La forma dell'Acqua": è il mio augurio per la nuova umanità, che sappia prendere la forma dell'acqua, sappia cambiare e adattarsi e ciascuno come una goccia d'acqua sappia intuitivamente dove andare. Due gocce d'acqua si incontrano e cominciano a fluire, poi si fondono ad altre e scorrono in ruscello, poi torrente, poi fiume, lago e infine mare. L'acqua trova sempre la sua strada, sopra o sotto la terra, sa essere dolce e paziente ma implacabile quando la misura è colma. Racconterò l'antica leggenda di un Re Pescatore, un re malato che porta tristezza e malattia nel suo regno fino a che il giovane Parsifal lo risana col Sacro Graal. Allo stesso modo un'umanità malata crea un paesaggio malato e sempre più sterile.



Formeremo cerchi e ci conosceremo tra noi per ballare insieme e celebrare: che tutti gli esseri di tutti i mondi siano felici! Al mattino prima della partenza invece vorrei meditare e pregare che la saggezza del fiume ci raggiunga tutti. Il viaggio durerà due settimane, Francisco arriverà alle sorgenti il 2 giugno e rientrerà a Chioggia per la festa finale domenica 3 giugno. Vorrei incontrare e far incontrare tra loro le persone che sono disposte a cambiare e aiutare la madre terra: abbiamo bisogno di arrivare ad una massa critica per indirizzare il cambiamento del nostro stile di vita, di creare connessioni, di conoscerci e collaborare per obiettivi condivisi. Per questo dobbiamo imparare a vedere oltre il nostro orto, capire il legame che ci unisce tutti all'acqua e tra noi, senza giudizi e senza preconcetti.



Francisco offre il suo contributo per sviluppare una visione comune: impara ad andare in kayak, rispolvera i vecchi scarponi, raccoglie belle storie e si mette in viaggio per incontrare donne, uomini, acque, pietre, animali e alberi che amano la Terra. Porterò ad ogni comunità che vorrà accogliermi le mie storie e un sacchetto di semi: semi di zucca e mais nostrano ma soprattutto semi di speranza. Dobbiamo seminare oggi il futuro che desideriamo. Mi rivolgo in particolare ai Veneti: avete costruito il vostro miracolo economico con caparbietà e forza creativa, così ora potete diventare gli inventori di nuovi equilibri tra umanità e paesaggio.

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