Translate

sabato 24 ottobre 2015

La cura della casa comune

L'enciclica Laudato sii, sulla cura della casa comune di Papa Francesco è un documento di importanza capitale per il mondo cattolico, paragonabile secondo me alla Rerum Novarum. Legittima e incoraggia chi all'interno del mondo cattolico e nella società civile lavora da decenni per un nuovo stile d vita, di produzione e distribuzione della ricchezza e per la difesa della biosfera, grande patrimonio comune a tutti gli esseri viventi del pianeta Terra. Ne propongo qui una breve sintesi e ne caldeggio la lettura. A Chioggia Marina partirà un gruppo di studio e di lavoro, con proposte concrete di trasformazione del proprio stile di vita e di lavoro comunitario. L'appuntamento è il 9 novembre h 21 al seminario diocesano. Potete contattarmi al 328 7021253 per informazioni e per avvisarmi della vostra partecipazione.

Cosa c'è di tanto nuovo e importante in questa enciclica? Perchè vale la pena leggerla e diffonderla? Ne ho sentito parlare in vari ambienti, poi un amico me ne ha voluta regalare una copia, con la prefazione di Carlo Petrini, il fondatore di Slow Food. Questo amico è molto lontano dalla Chiesa cattolica ma ha riconosciuto subito l'importanza di questo documento, tanto da comprarne copie da regalare agli amici più sensibili. Racconto questo episodio personale per dare una testimonianza in prima persona dell'impulso che straborda dalla Laudato sii.

Iniziamo un'esplorazione dall'indice molto dettagliato dei contenuti che già ne riassume e ribadisce i temi.

QUELLO CHE STA ACCADENDO ALLA NOSTRA CASA: dove per "casa" di intende la Terra e per "nostra" di tutta l'umanità e di tutto il creato che vive insieme a noi. E' un'enciclica globale, che sottolinea la necessità di considerare l'intero pianeta come un bene comune. Da qui la necessità improrogabile di dialogare tutti insieme, pur nella diversità di opinione per concordare soluzione e scelte comuni nel superare la crisi ecologica che ci sta portando alla distruzione di intere specie e alla nostra stessa estinzione. La crisi ecologica è anche una crisi sociale, i due aspetti non possono essere affrontati separatamente.

Inquinamento e cambiamenti climatici
Inquinamento, rifiuti e cultura dello scarto;
Il clima come bene comune ;
La questione dell ’acqua ;
Perdita di biodiversità ;
Deterioramento della qualità della vita umana e degradazione sociale .
Inequità planetaria
La debolezza dell e reazioni
Diversità di opinioni

IL VANGELO DELLA CREAZIONE: questa enciclica vuole parlare a tutti gli esseri umani ma offre un forte sostegno e un netto insegnamento anche dottrinale dimostrando come l'essere umano sia il custode e non il padrone del creato. Il nostro fallimento non è irrecuperabile, è una sfida a ritrovare l'armonia col divino e con le cose. Noi non siamo il fine ultimo del creato ma insieme evolviamo per ritrovare e crescere nel piano divino.

La luce che la fede offre
La sapienza dei racconti biblici
Il mistero dell ’universo
Il messaggio di ogni creatura nell ’armonia di tutto il creato
Una comunione universale
La destinazione comune dei beni
Lo sguardo di Gesù

LA RADICE UMANA DELLA CRISI E ECOLOGICA: è il capitolo che farà più discutere. La presa di posizione del papa qui è netta e argomentata. Il primo nemico del pianeta è l'asservimento della tecnologia alle logiche di dominio e sfruttamento del potere finanziario. La cultura dominante che produce scarti, materiali come umani, porta a isolarsi e considerare solo il proprio utile momentaneo usando persone, animali, cose al pari per soddisfarci momentaneamente e poi liberarcene senza prenderci responsabilità. Le biotecnologie sono monopolizzate da multinazionali che mirano a togliere sovranità alimentare e brevettare ogni cosa. Rappresentano una concreta minaccia al nostro futuro.

La tecnologia: creatività e potere
La globalizzazione del paradigma tecnocratico
Crisi e conseguenze dell ’antropocentrismo moderno
Il relativismo pratico
La necessità di difendere il lavoro
L’innovazione biologica a partire dalla ricerca

UN’ECOLOGIA INTEGRALE: in questo panorama apocalittico l'incitamento alla speranza, basata sulla fede al pari che all'impegno concreto è limpido e squillante. Vivere la crisi socio-ecologica come una sfida, un'opportunità evolutiva che deve puntare a ristabilire l'armonia col creato e la giustizia sociale. La giustizia deve avere anche una prospettiva nel tempo: col nostro stile di vita consumista stiamo consumando risorse che togliamo ai nostri discendenti.

Ecologia ambientale, economica e sociale
Ecologia culturale
Ecologia della vita quotidiana
Il principio del bene comune
La giustizia tra le generazioni

ALCUNE LINEE DI ORIENTAMENTO ORIENTAMENTO E DI AZIONE: Francesco si spinge a delineare le concrete fasi operative per lavorare serenamente ma con fermezza alla soluzione delle molte crisi. Questo capitolo è un capolavoro di pragmatismo che non risparmia critiche al sistema politico delle democrazie occidentali indicando nella corruzione e mancanza di trasparenza un cancro di cui liberarsi. Le religioni dovrebbero prendere coraggiosamente l'iniziativa per il dialogo mondiale e la difesa della dignità umana tout court.

Il dialogo sull ’ambiente nella politica internazionale
Il dialogo verso nuove politiche nazionali e locali
Dialogo e trasparenza nei processi decisionali
Politica ed economia in dialogo per la pienezza umana
Le religioni nel dialogo con le scienze

EDUCAZIONE E SPIRITUALITÀ ECOLOGICA: è necessario preparare una transizione, che richiederà molto tempo e nuovi modelli educativi, che sappiano preparare una generazione nuova, pronta a ricostruire l'alleanza tra umanità e ambiente. Nella fede cattolica alcuni riti vengono visti sotto una luce nuova, ma l'impegno del credente in favore della verità deve espandersi in ogni campo: sociale, economico, politico. La consapevolezza di far parte di un disegno di cosmica bellezza, così necessaria per salvare l'umanità, deve trovare spazio nei nostri cuori.

Puntare su un altro stile di vita
Educare all ’alleanza tra l’umanità e l’ambiente
La conversione ecologica
Gioia e pace
Amore civile e politico
I segni sacramentali e il riposo celebrativo
La Trinità e la relazione tra le creature
La Regina di tutto il creato
Al di là del sole

A conclusione ci sono de preghiere nuove: la Preghiera per la nostra terra e la Preghiera cristiana con il creato che vi propongo q ui:

Preghiera cristiana con il creato

Ti lodiamo, Padre, con tutte le tue creature, che sono uscite dalla tua mano potente. Sono tue, e sono colme della tua presenza e della tua tenerezza. Laudato si’!

Figlio di Dio, Gesù, da te sono state create tutte le cose. Hai preso forma nel seno materno di Maria, ti sei fatto parte di questa terra, e hai guardato questo mondo con occhi umani. Oggi sei vivo in ogni creatura con la tua gloria di risorto. Laudato si’!

Spirito Santo, che con la tua luce orienti questo mondo verso l’amore del Padre e accompagni il gemito della creazione, tu pure vivi nei nostri cuori per spingerci al bene. Laudato si’!

Signore Dio, Uno e Trino, comunità stupenda di amore infinito, insegnaci a contemplarti nella bellezza dell’universo, dove tutto ci parla di te. Risveglia la nostra lode e la nostra gratitudine per ogni essere che hai creato. Donaci la grazia di sentirci intimamente uniti con tutto ciò che esiste.

Dio d’amore, mostraci il nostro posto in questo mondo come strumenti del tuo affetto per tutti gli esseri di questa terra, perché nemmeno uno di essi è dimenticato da te. Illumina i padroni del potere e del denaro perché non cadano nel peccato dell’indifferenza, amino il bene comune, promuovano i deboli, e abbiano cura di questo mondo che abitiamo.

I poveri e la terra stanno gridando: Signore, prendi noi col tuo potere e la tua luce, per proteggere ogni vita, per preparare un futuro migliore, affinché venga il tuo Regno di giustizia, di pace, di amore e di bellezza. Laudato si’!

A Chioggia Marina partirà un gruppo di studio e di lavoro, con proposte concrete di trasformazione del proprio stile di vita e di lavoro comunitario. L'appuntamento è il 9 novembre h 21 al seminario diocesano. Potete contattarmi al 328 7021253 per informazioni e per avvisarmi della vostra partecipazione.

venerdì 9 ottobre 2015

La politica e l'ambiente in Laguna Sud

Vivo sull'isola di Chioggia dal novembre 2011. Dopo pochi mesi, urtato dalla quantità di immondizia sparsa in acque e sulle rive ho iniziato a raccoglierne un po', a piedi e in kayak. Poi ho invitato qualche amico e infine con l'associazione Amico Giardiniere abbiamo dato vita ad un appuntamento periodico di pulizia e lotta al degrado. Nel frattempo cercavo interlocutori nelle istituzioni per stimolare e collaborare al risanamento della meravigliosa laguna sud. A Chioggia e Codevigo dalla fine del 2012 ho parlato con assessori, sindaci, tecnici con risultati pari a zero.
A Chioggia la delega all'ambiente sembra una sinecura, che spesso viene identificata con la mal-manutenzione del verde pubblico. All'incarico si sono succedute Silvia Vianello, Maurizio Salvagno, Barbara Penzo, Elena Segato. Il sindaco Casson si è ripreso la delega per 3 volte ed ha incassato le dimissioni dell'ultima assessoressa. A tutti coloro che hanno ricoperto il ruolo io ho presentato la stessa lettera di richieste dal 2013: che il Comune rispetti la legge che prescrive di piantare almeno un albero per ogni nuovo nato, che si doti di un regolamento di tutela del verde (di cui ho fornito una bozza), che venisse vietata la capitozzatura degli alberi, che si apra alla collaborazione fattiva con le associazioni impegnate nella tutela ambientale, Amico Giardiniere in primis.
Qualche pacca sulla spalla dal sindaco, qualche amichevole accoglienza, a volte una pesante ironia ma più spesso il silenzio hanno accolto queste richieste. Nessuna risposta scritta in merito alle richieste specifiche, nessun impegno. D'altronde l'Italia è un paese dove tutti sono spinti ad applicare solo le leggi a proprio favore. Il tecnico SST Enrico Genovese, durante il Tavolo Verde naufragato in pochi mesi, è arrivato ad affermare sornione che se avessimo piantato un albero per ogni bambino ci troveremmo a vivere un un bosco, prospettiva tutt'altro che spiacevole secondo me. Ma queste e altre uscite del Genovese ben ci fanno capire quale sia la mentalità dominante sul tema del verde e degli alberi nelle nostre istituzioni. Credo che non rispecchino più il sentire della cittadinanza attiva.
All'incarico di assessore all'ambiente si sono succedute tutte persone, in maggioranza donne, senza specifica competenza, prive di una loro autonoma visione sui temi ambientali, sulle priorità, sui mezzi per attivare i cambiamenti necessari. La società civile è molto più avanti della politica locale e anni luce dalla burocrazia comunale. Dal mio punto di vista il primo responsabile di questi fallimenti è il sindaco Casson, sia per aver interferito quando nell'operato di Barbara Penzo stava avviando un serio lavoro di confronto e riprogrammazione, sia per aver delegato ogni significativa scelta in campo ambientale all'ultimo posto dell'agenda di governo.
Non è andata meglio con l'amministrazione di Codevigo nonostante l'accoglienza del Sindaco, del vicesindaco e dell'assessoressa all'ambiente, nonostante lunghe spiegazioni, elaborazioni di proposte legislative, serate informative con la cittadinanza. Risultati dopo tre anni: nessuno. Pare proprio che io sia la voce di uno che grida nel deserto. La pubblicazione dell'enciclica Laudato Sii sulla cura della casa comune di papa Francesco mi ha sorpreso e ridato coraggio. Credo fosse proprio questo il suo intento: riunire il meglio che si fa in occidente nel campo della cura ambientale, della giustizia sociale e sull'aperta critica al paradigma dominante della "tecnocrazia".
Dalla visione di Francesco, che in buona parte condivido, voglio ripartire, gettare ponti con chi condivide gli stessi intenti e i mezzi per il cambiamento: meditazione sul da farsi, azione non violenta, impegno in prima persona, diritti della Terra, ricerca di un nuovo stile di vita per l'umanità su questo pianeta. Il 9 novembre alle 21 in seminario iniziamo un percorso di studio e crescita personale attorno all'enciclica Laudato Sii, pregna di quello spirito combattivo e lieto che anima il francescanesimo d'ogni tempo, corrente spirituale a cui appartengo profondamente. Venite anche voi! Usate questa enciclica come un'occasione, al di là del vostro credo, perchè è realmente un tentativo di dialogo universale.

"Franciscus" Merli Panteghini

(tel. 328 7021253)