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domenica 17 giugno 2018

Un convegno sulla sostenibilità del verde ornamentale pubblico e privato

Ho seguito negli anni vari convegni e da quando ho iniziato a partecipare come relatore (Firenze giugno 2017 con la rivista BioArchitettura News) e a organizzarli in prima persona (Flormart settembre 2017 e tra poco il Convegno sulla Progettazione e gestione sostenibile del Verde a Urbino insieme ai Vivai Marche) mi sono ripromesso di offrire contributo molto concreti, operativi, che testimoniassero esperienze e possibilità che altri potessero confrontare con la propria pratica professionale. Spesso chi parla del marchio Giardinieri BioEtici (www.giardiniere.bio, di cui sono cofondatore) lo fa senza conoscerci, con idee preconcette sulle nostre linee guida che sono esigenti e improntati alla tutela della salute e dell'ambiente. Veniamo dipinti come dei “verdi” nel senso deleterio del termine, come certi ambientalisti da salotto che non conoscono ciò di cui parlano e tantomeno le difficoltà di chi opera nel settore del Verde Ornamentale.

Ma non è affatto così, gli obiettivi sono elevati ma siamo ben consci che si tratta di un percorso dove ogni esperienza, ogni tecnica, ogni approccio va messo alla prova dei fatti e del tempo. Ci ritroveremo in molti venerdì 29 giugno nella splendida Tenuta biologica Santi Giacomo e Filippo con un obiettivo: dimostrare con testimonianze e dati alla mano, in che modo sia possibile convertire la gestione convenzionale basata sulla meccanizzazione spinta, il massiccio impiego di prodotti di chimica di sintesi, gli allestimenti pronto effetto di aiuole e viali ad una gestione sostenibile, rispettosa della salute dei cittadini e dei ritmi dell'ecosistema. Paradossalmente il primo vero effetto delle buone pratiche è il risparmio di energie, la rimodulazione dei piani di intervento e lo sviluppo degli strumenti di gestione del patrimonio arboreo.

A Urbino si alterneranno relazioni di tecnici di settore impegnati da anni su questi temi, in campo privato e pubblico con l'importante contributo del Comune di Faenza, gestito completamente secondo standard biologico certificato da oltre 10 anni. Non teoria, ma pratica e vita vissuta in un contesto dove la lotta all'inquinamento diventa vitale per la sopravvivenza stessa delle nostre comunità, falcidiate da malattie collegate direttamente o indirettamente alla crisi ecologica (allergie, malattie dell'apparato respiratorio, tumori ecc.). Di fronte a queste sfide, appena delineate in maniera netta e inquietante dal recente rapporto ISPRA (Istituto Superiore Per la Ricerca e l'Ambiente) sull'inquinamento delle acque italiane, dobbiamo chiederci quali siano i veri obiettivi e i i veri costi di una buona gestione del verde cittadino, del suo impatto ecologico, sociale ed estetico. Potete scaricare l'intero programma del convegno a questo link.

Buona Evoluzione Verde!

Prof. Francisco Merli Panteghini