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domenica 17 agosto 2014

Ucciditi ma lentamente e compostamente

Molti giorni mi sveglio e in momenti di lucidità realizzo quanto mi sento fuori posto. Sento di vivere in una realtà ostile, grottesca, piena di convenzioni che sembrano tutte sottintendere il messaggio "ucciditi, un po' alla volta e senza clamore". Pessimo cibo, ritmi di vita innaturali per la nostra biologia, assunzione di sostanze che ci debilitano.
Inquinamento elettromagnetico, mancanza di contatto con ambienti naturali sani che ci possa riequilibrare, status symbol che inneggiano a stati innaturali, negazione dell'invecchiamento, capillare diffusione di chimica di sintesi che porta apparenti benefici da un lato mentre ti indebolisce dal'altro.
E' un mondo dove si cura in eterno ma non si cerca di guarire. Si alimentano dipendenze e si inducono comportamenti compulsivi occultando la ricerca di percorsi efficaci di sviluppo personale e di autonomia. Le persone libere fanno paura, sono poco manipolabili con la pubblicità e le scelte prese da chi vuole accentrare sempe più potere per decidere quanto costa oggi mangiare, domani bere e dopodomani respirare.
Spesso la rabbia e la ribellione sono state la prima reazione. Ancora oggi mi accompagnano, mi fanno sentire bruciante nella carne questa stonatura. Ma mi sono accorto di non essere il solo, anzi si sta costruendo una civiltà alternativa, seppur ancora minoritaria. Gli illuminati insegnano a sorridere delle pazzie infantili dell'umanità perduta nelle tenebre. Eppure Gesù mio io fatico a trovare l'equilibrio, il sorriso e la mitezza di costruire la mia strada verso la salute del corpo e dell'anima.
Sarà che proietto fuori le mie difficoltà per poter incolpare altri. Questo è il primo assunto su cui lavorare. E' vero anche che mi sento parte inestricabile di un ambiente che mi condiziona e mi modella, mi propone, seduce, impone quasi scelte e ritmi. Che fatica nuotare invece di farsi portare dalla corrente!
Stamattina mi sono svegliato alle 6, prima della sveglia. Ho colto l'occasione per fare una passeggiata verso il monumento del Fauno a meno di un chilometro da casa. Mentre camminavo raccoglievo qualche immondizia e ne ho portata qualcuna a casa per documentare l'ipocrisia in cui siamo immersi: soprattutto pacchetti di sigarette manipolate chimicamente e monopolio del nostro stesso Stato. Per uscire da questi vicoli ciechi ho bisogno di condividere esperienze ed elaborare un altro stile di vita.

Anche di questo parleremo anche mercoledì sera al gruppo di studio su floriterapia, cristalloterapia e oli essenziali a Chioggia. Vi interessa? La serata è gratuita, basta prenotarsi scrivendomi a info@amicogiardiniere.it

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