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mercoledì 6 giugno 2012

La Brenta muta

La risalita della Brenta segna uno spartiacque della mia vita per molti aspetti. Da mesi preparo progetti per trasformare il mio stile di vita in modo più terrestre e umano. Due settimane ad ascoltare il Silenzio mi hanno permesso di semplificare i pensieri e trovare la nota giusta per impostare una attuazione concreta dei cambiamenti che desidero. Lunedì 4 giugno ho posato la prima pietra del Verde Ospitale di Mestre (via Berna), lo spazio di recupero piante buttate e assistenza a coloro che desiderano approfondire il rapporto col mondo vegetale da un punto di vista conoscitivo, intuitivo e spirituale. Sarò operativo dai primi di luglio.

Durante il viaggio della Forma dell'Acqua ho scritto molto. Ho deciso di fare una revisione e pubblicare il diario di viaggio, farò un'edizione PDf scaricabile da amicogiardiniere.it. Per ora condivido alcuni scritti lirici e alcune foto che amici mi hanno fatto in viaggio (aggiornamenti più frequenti e completi su https://www.facebook.com/formadellacqua).

LA BRENTA MUTA

Brenta stai muta, assediata dalle nostre macchine
che ci portano rapide verso ciò che non ci serve.
Una schiera di salici bianchi sono i tuoi più fedeli difensori.

Gli altri tuoi figli sembrano averti dimenticata,
ma nel sonno tu li chiami. Da lontano ti ho udita.
Ora godo le tue bellezze e ti offro la mia voce:

"Venite all'acqua fratelli! E' la vita!
Insegna che dura solo ciò che muta.
Impariamo dai fiumi l'arte di cambiare
senza paure e compromessi."

L'acqua muta forma ma resta fedele a se stessa:
arricchisce ogni giorno la danza della vita.

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