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domenica 6 maggio 2012

Mi rivesto di verde e d'azzurro

Quando sei anni fa ho mollato depresso e disperato l'insegnamento ho avuto modo di scoprire la forza e la serenità che sanno trasmettere gli alberi, specialmente i grandi alberi e più ancora i boschi misti. Ogni volta che avevo un dubbio su una decisione importante o che mi sentivo giù andavo nel bosco del Cansiglio a passeggiare. La mattina presto durante la settimana. Solitudine. Quiete. Incontri con cerve, volpi, uccellini sconosciuti ma soprattutto la cattedrale dei faggi. Camminando nel bosco il pensiero ossessivo si calmava. La volontà si rafforzava a portare quello zaino e dosare le energie per andare e tornare con le mie sole forze. Nel cuore nasceva la risposta al dubbio che mi aveva portato lì.
Poi ho cominciato a sentire l'energia degli alberi, la loro capacità di trasmetterti una forza verde, pulita. Quando mi concedo il tempo e l'umiltà di entrare in contatto con uno di questi fratelli verdi mi offrono riconoscimento. Come se un amico che ti stima ti salutasse affettuosamente, facendoti ricordare il meglio di te, i tuoi punti forti, la bellezza del fatto che tu ci sei, semplicemente. Ed è bello esserci. Non pensare o desiderare di esserci ma essere davvero presenti nel momento, qui e ora. Sento il mio respiro, gli odori, le sensazioni, le emozioni sia quelle mie, sia quelle che il paesaggio mi trasmette. Un linguaggio elementare fatto di sensazioni ed emozioni si intesse continuamente e ci offre sano nutrimento e antidoto contro i nostri pensieri complicati ed emozioni tempestose.
Dopo i boschi ho scoperto il rapporto coi fiumi. Sedere e contemplare il fluire delle acqua, l'ondeggiare degli alberi, le movenze delle piante acquatiche, i voli e le buffe planate delle anatre. Quiete e lenimento per ogni ansietà. Quando poi ho cominciato a esplorare attivamente e a camminare lungo lungo i fiumi e i torrenti, a guadarli e poi a nuotarci dentro nudo ... è come rinascere, ogni volta ricevere una tale energia vitale che illumina il corpo e acquieta il cuore. Ogni fiume ha un suo carattere e stimola in noi certe qualità. Così ho cominciato a distinguere Sile da Piave, Grigna da Oglio, Brenta da Po. Comincio a capire che a volte ho bisogno delle carezze della Brenta o dell'energia indomita della Piave. Questa comunicazione silenziosa mi riporta in pace con me, sento di avere un posto preciso in questa complessa ragnatela di relazioni viventi. Boschi e fiumi con la loro energia guaritrice ci aspettano, noi affrettati e angustiati esiliati in loculi artificiali, mobili o infissi nel terreno. Non resistiamo, andiamo all'appuntamento col nostro destino, terrestre, sensuale, veramente umano.
Buone note: Sulle proprietà guaritrici degli alberi potresti leggere Il CAnto degli alberi di Maria Cornelia Giordani, una paffuta signora di Lovere che sono andato a conoscere incuriosito. Da anni studia e sperimenta con successo dei particolari oli energizzati dagli alberi.

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