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giovedì 27 ottobre 2011

I diritti dell'acqua

Mentre guardo i telegiornali sulle inondazioni liguri resto amareggiato e triste. Mi sento accanto alle vittime, mi chiedo cosa posso fare per aiutarli. Ma penso anche ai fiumi, inscatolati e dimenticati, ai pendii cementificati e trascurati, ai molti segnali dei passati eventi che in un crescendo sembravano voler ammonire. Eppure siamo arrivati ad una lezione durissima, almeno così io la leggo, sullo scollamento tra umanità e paesaggio in cui vive. Mi ha colpito soprattutto il ricordo di un libro letto anni fa: "Cosa ci dicono gli esseri di natura", un'intervista (colpo di scena!) di Wolfgang Weirauch a vari esseri di natura grazie alla "traduzione" di Verena Stael von Holstein (1).



ETCEWIT, lo spirito delle acque, diceva che si stava preparando una vita nuova per gli spiriti dell’acqua e che l'umanità doveva prendersi le sue responsabilità nel coordinare le forze elementari del pianeta perchè "nessun Dio vi aiuta" e le alluvioni sono una possibilità concessa all'acqua dalle gerarchie angeliche che si stanno ritirando. "L’acqua ha il potere di difendersi", da che cosa? Dai soprusi dell'uomo, da opere costruite per il solo tornaconto e l'avidità dell'uomo senza considerare le dinamiche naturali, le esigenze vitali di tutto il sistema. Ammoniva infince Etcewitt: “Dovete cambiare il vostro modo di pensare”. Queste letture mi hanno fatto nascere nel cuore il percorso che oggi sto perseguendo con più forza, di poter imparare ad ascoltare la natura e le sue forze, di capirle profondamente e intimamente come in un dialogo con dei colleghi di lavoro.

Di certo è stato un fenomeno eccezionale (500 mm di pioggia in poche ore, cioè quanto ne cade in 6 mesi a nella costa veneta normalmente...)(2), ma non isolato, anze destinato a ripetersi secondo alcuni metereologi. Hanno creato anche un nome ormai per questi temporali poderosi: flash flood, alluvioni lampo. Sono state annunciate, se non prprio previste, e si ripetono sempre più spesso. Di certo sono collegate anche a questa interminabile estate (3) che non voleva finire: dopo questi interminabili mesi siccitosi ecco che arrivano piogge monsoniche. Io credo sempre più fermamente che due sono le vere risorse che l'umanità deve custodire: la nostra casa comune (il pianeta vivente Gaia) con tutti i suoi delicati equilibri e la nostra capacità di essere compassionevoli.

Nel vangelo c'è scritto, ed è una grande legge spirituale nota anche come legge del karma, che «Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo dei miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me» (4) dove quel Me sta per "lo spirito dell'Umanità", l'essenza più alta che possa incarnare il genere umano. E chi è il più piccolo? Non sono forse nostri fratelli minori, di cui dovremmo prenderci cura, gli alberi, i fiumi, i monti stessi? Sono i fiumi che oggi sono carcerati in argini troppo stretti, assetati dell'acqua che gli sottraimo per il nostro uso eclusio togliendogli anche il minimo vitale (vedi la Piave in estate) per non parlare dei pendii "nudi" di alberi e vegetazione che li protegga e della generale fame d'amore che pervade il creato mentre noi... guardiamo altrove! E dove? Nei nostri mondi artificiali e fittizi, siano essi edifici condizionati simili ad astronavi o spazi digitali puramente virtuali.



Dà molto da pensare anche il fatto che ancora troppo spesso si costruisca dove il buon senso sconsiglierebbe. Inoltre la funzione di controllo degli enti pubblici sembra proprio inefficace, soprattutto quando c'è da demolire quello che non dovrebbe nemmeno essere stato costruito. DI condono in condono il cemento avanza. Il rischio idrogeologico è una vera e propria piaga per nella nostra Penisola riguarda quasi il 70% dei nostri Comuni (5). Insomma viviamo indifferenti in un paesaggio che stiamo deteriorando e che non decifriamo più. Stiamo diventando sempre più insensibili come se avessimo la lebbra. Non siamo separati dalla terra su cui camminiamo ed inoltre non siamo soli! Possiamo chiedere aiuto a tutti gli altri livelli di coscienza del pianeta se... superiamo l'indifferenza, il vittimismo o peggio la dipserazione. E l'unico modo che io conosco per riprendere contatto con il terreno è camminarlo. Non attraversarlo in treno, auto o bici ma camminarlo in lungo e in largo e toccarlo e amarlo a parlaretra noi di lui come il nostro migliore amico. Quando poi conosceremo agiremo anche a livello politico.


NOTE

(1) per la scheda e l'eventuale acquisto del libro vedi: http://www.rudolfsteiner.it/editrice/libro/613/cosa-ci-dicono-gli-esseri-elementari-colloqui-a-tu-per-tu-con-17-spiriti-della-natura
(2) I dati registrati dai pluviometri delle rete Arpa Liguria danno l'idea del particolare fenomeno che si è verificato: Brugnato (La Spezia) 540mm, Calice al Cornoviglio (La Spezia) 455mm, Pontremoli, (Massa Carrara) 366mm, Parana ( Massa Carrara) 320mm.
http://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/alluvione+in+liguria+e+toscana-+le+cause--54863
(3) vedi ad esempio un articolo dal significativo titolo "" un evento eccezionale destinato a ripetersi sempre più spesso" che recita "Il mese di Settembre, assieme alla prima decade di Ottobre, sono stati dominati da una possente struttura anticiclonica che ha portato un prolungamento (eccessivo) della stagione estiva e del clima molto caldo e soleggiato per parecchio tempo. Questa consistente anomalia, come ci aspettavamo, non poteva passare inosservata, senza alcuna conseguenza diretta. In questo mese di grandi anomalie il mare ha avuto tutto il tempo per immagazzinare una gran quantità di calore latente capace di sprigionare una forte evaporazione negli strati d’aria sovrastanti. Tanta energia potenziale pronta allo sfogo al primo importante transito perturbato. In effetti sono bastati dei piccoli spifferi freschi e umidi in quota per dare luogo a potenti moti convettivi (moti ascensionali) che hanno agevolato la costruzione di imponenti nubi a sviluppo verticale, i temutissimi cumulonembi temporaleschi, responsabili degli allagamenti di Roma della scorsa settimana e di quanto accaduto in questi giorni al confine ligure-toscano."
http://www.meteoweb.eu/2011/10/alluvione-fra-liguria-e-toscana-cause-di-un-evento-eccezionale-destinato-a-ripetersi-sempre-piu-spesso/94126/
(4) vangelo di Matteo 25,40 sul cosiddetto giudizio universale che secondo me non è da intendersi come un giudizio alla fine del tempo ma come un momento di presa di coscienza interiore. CIoè ognuno di noi arriva al suo giudizio universale quando comincia a discriminare le forze che ha dentro di lui tra quelle che sono al servizio dell'Amore (altra traduzione di quel Me - Cristo) e quelle che sono al servizio dell'egoismo o dell'indifferenza.
(5) dati ISPRA (istitu per la ricerca e tutela ambietale, vedi ad es. http://www.isprambiente.gov.it/site/it-IT/Temi/Suolo_e_Territorio/Rischio_idrogeologico/

2 commenti:

  1. Un altro urlo della Natura. Non si tratta di un urlo silenzioso, soffocato, di muta frustrazione..eppure continuiamo a non sentirlo.
    Sono convinta che un solo atto d'Amore valga più di tanti sfregi. Mi unisco alla tua tristezza, Francisco, e mi impegnerò ad ascoltare di più, portare Amore e diffondere queste tue parole. Grazie, G

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  2. oggi sono andato al fiume più vicino, la Grigna. è un bel torrente che sto conoscendo. nell'ultima passeggiata mi aveva regalato un pezzo di . un pezzo di una lastra candida grande come la mia mano. oggi l'ho portata con me e , rinunciando al progetto grandioso di scolpirla (sic!), l'ho disegnata. da un lato ho ritratto la testa di un'intrigante e sorridente donna dai lunghi capelli acquosi di nome Grigna. dall'altro alcune parole: in alto "cielo", in basso "terra", al centro in grande "ARMONIA" e sotto a mo' di sottotitolo "uominialberianimalipietre". poi l'ho posata nel torrente benedicendo tutti gli esseri del luogo.

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