
Sono arrivati questi giorni tanto attesi di ArtePiave 2011. Giorni così intensi da sembrare settimane. Incontri, intuizioni, fresche energie hanno costellato le giornate dando vita a momenti di Grazia da far straripare il cuore.

E quanti miracoli: un piccolo imprenditore che decide di offrire vitto e alloggio a una decina di artisti in cambio della loro creatività; una donna offre a perfetti sconosciuti la sua casa, lasciandogliela in custodia per quattro giorni; amici che si impegnano gratuitamente per la riuscita del progetto.

Siamo rimasti senza pane … e la madre di Andrea Fresu ce ne ha mandate due pagnotte strepitose fatte in casa. Sono venuti a trovarci Alessandro e Bruna e una coppia di farfalle ha volteggiato intorno a tutti, posandosi sui partecipanti e lasciandosi tranquillamente fotografare. Fausto Pozzobon, dopo un breve incontro conoscitivo, ha deciso di dedicarci un intero pomeriggio per una visita naturalistica all'isola di Fagarè.

Il tempo è stato variabile e ricco di affascinanti luci che ci hanno regalato continuamente nuovi scenari dello stesso paesaggio. Un temporale ci ha lambito durante un concerto in ambiente di Andrea Berto e si è scaricato più a sud. La pioggia è arrivata solo di notte e nel momento conclusivo della messa in opera delle installazioni domenica: sembrava un battesimo benaugurante. Sia benedetta la Piave, le sue acque, i suoi alberi e tutti gli esseri che ne accrescono bellezza e diversità.
ho visto il blog di artepiave, ma è qui che mi sento più a mio agio per dire quel che penso.
RispondiEliminasono perplessa. io per mia natura, difronte alla Natura, preferisco tacere e ascoltare... guardarmi intorno... Specie davanti ad uno spettacolo del genere! comprese le farfalline! ok Calì: mi è piaciuto il suo gesto silenzioso, la sua comunicazione non invasiva; è stato un gesto di integrazione. Ma suonare o far suonare quella cremagliera, questo voler interagire per forza con e nella Natura, non mi piace. O meglio, non fa per me. Ma l’arte è così! Non sta in silenzio!
E ora quella ferraglia che fine avrà fatto? Andremo a raccoglierla facendo pulizia sulle rive del Piave?
maria
cara maria, il fatto è che le macchine le abbiamo create noi, sta a noi riarmonizzarle con questo pianeta. dargli un'anima. credo che sia questo il senso della ricerca di alessandro mason e l'intervento di andrea va proprio nella direzione di interagire, come di insegnare a un bambino a pronunciare le prime sillabe...
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