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mercoledì 8 giugno 2011

Il fiume dei Miracoli


Sono arrivati questi giorni tanto attesi di ArtePiave 2011. Giorni così intensi da sembrare settimane. Incontri, intuizioni, fresche energie hanno costellato le giornate dando vita a momenti di Grazia da far straripare il cuore.








E quanti miracoli: un piccolo imprenditore che decide di offrire vitto e alloggio a una decina di artisti in cambio della loro creatività; una donna offre a perfetti sconosciuti la sua casa, lasciandogliela in custodia per quattro giorni; amici che si impegnano gratuitamente per la riuscita del progetto.









Siamo rimasti senza pane … e la madre di Andrea Fresu ce ne ha mandate due pagnotte strepitose fatte in casa. Sono venuti a trovarci Alessandro e Bruna e una coppia di farfalle ha volteggiato intorno a tutti, posandosi sui partecipanti e lasciandosi tranquillamente fotografare. Fausto Pozzobon, dopo un breve incontro conoscitivo, ha deciso di dedicarci un intero pomeriggio per una visita naturalistica all'isola di Fagarè.







Il tempo è stato variabile e ricco di affascinanti luci che ci hanno regalato continuamente nuovi scenari dello stesso paesaggio. Un temporale ci ha lambito durante un concerto in ambiente di Andrea Berto e si è scaricato più a sud. La pioggia è arrivata solo di notte e nel momento conclusivo della messa in opera delle installazioni domenica: sembrava un battesimo benaugurante. Sia benedetta la Piave, le sue acque, i suoi alberi e tutti gli esseri che ne accrescono bellezza e diversità.

2 commenti:

  1. ho visto il blog di artepiave, ma è qui che mi sento più a mio agio per dire quel che penso.
    sono perplessa. io per mia natura, difronte alla Natura, preferisco tacere e ascoltare... guardarmi intorno... Specie davanti ad uno spettacolo del genere! comprese le farfalline! ok Calì: mi è piaciuto il suo gesto silenzioso, la sua comunicazione non invasiva; è stato un gesto di integrazione. Ma suonare o far suonare quella cremagliera, questo voler interagire per forza con e nella Natura, non mi piace. O meglio, non fa per me. Ma l’arte è così! Non sta in silenzio!

    E ora quella ferraglia che fine avrà fatto? Andremo a raccoglierla facendo pulizia sulle rive del Piave?

    maria

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  2. cara maria, il fatto è che le macchine le abbiamo create noi, sta a noi riarmonizzarle con questo pianeta. dargli un'anima. credo che sia questo il senso della ricerca di alessandro mason e l'intervento di andrea va proprio nella direzione di interagire, come di insegnare a un bambino a pronunciare le prime sillabe...

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