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sabato 28 novembre 2020

Stanco di "dolcetto o scherzetto?"

Quest'anno sono tornato a insegnare in una bella scuola media di Sottomarina. Quest'esperienza mi ha messo in contatto con i ragazzini e ragazzine dagli 11 ai 14 anni e al loro mondo. Mi è arrivato di riflesso anche il loro modo di vivere la festa di Halloween, quel fascino per il gusto dell'orrido e dell'immancabile "dolcetto o scherzetto?". Ho cercato di farli riflettere sul fatto che stiamo copiando la pessima festa americana che ci separa nettamente dal rapporto filiale dei nostri antenati defunti. Il mondo celtico aveva costruito attorno a questi giorni di passaggio dall'anno luminoso a quello oscuro la festa di Samhain spiegando come fosse possibile allora entrare in comunione coi defunti. Il culto cristiano nel X secolo aveva raccolto con felice intuizione dell'abate di Cluny il bisogno di rinsaldare i rapporti con i morti istituendo l'omonima festa, cui poi si aggiunse quella di Ognissanti.
Nella Halloween questo legame ancestrale è negato: un colpo duro alle nostre radici sociali e individuali. A sostituirlo un carnevale materialista e horror, dove si scherza sulla morte e su tutte quelle figure intermedie nè morte nè vive come zombie e vampiri. Una verione cupa che rende l'orrido attraente distorcendo insieme con le categorie del bello anche quelle del buono. I mostri, i demoni brutti e deformi o a volte anche seduttivi e sensuali vengono presi a modello. E poi questo apparentemente innocuo gioco di chiedere, anzi prentendere qualche dolce minacciando una vendetta. Il dolcetto o scherzetto si origina dalla stessa forma pensiero del ricatto, edulcorandola e facendola respirare ai bambini come qualcosa di normale e bello.
Mi piacerebbe organizzare feste degli Antenati e dei Santi... e sono forse tutti santi ora che sono ricongiunti ai mondi spirituali. Feste gioiose con canti e cori, messe in maschera ispirate all'iconografia dei Santi. Immaginate i redivivi S.Francesco, S.Giorgio, S.ta Chiara, S.ta Rita, gli Arcangeli e tutti i santi invadere festosamente le nostre città cantando "Oh when the saints go marching in...". E lanterne e incenso per allontanare la notte e le sue ombre. Buon Ognissanti a tutti!

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