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domenica 4 dicembre 2011

Tra i due litiganti il terzo... muore

Tra vicini di casa scoppia la lite. La moglie del pensionato lo istiga a chiedere "giustizia" con l' "invasione" del cedro del condominio confinante. I condomini del condominio "al cedro" chiamano un tecnico che studia l'albero, rimuove i rami secchi o potenzialmente pericolosi e lo dichiara sano e sicuro. Rispondono quindi al vicino di aver fatto tutto ciò che era giusto e necessario fare per il bene comune. Il vicino insoddisfatto allora tagliuzza per ripicca tutti i rampicanti abbarbicati sulla rete di confine, compromettendoli gravemente. Ennesimo esempio, purtroppo vero, di quanto le piante che si trovano vicino ai confini di proprietà soffrano e vengano continuamente martoriate.



Da giardiniere sono stato spesso coinvolto in queste diatribe, e a volte mi sono anch'io prestato a tagliare un arbusto o un albero per far rispettare queste invisibili e soffocanti linee di confine che, in proprietà sempre più piccole e lottizzazioni sempre più minute e dense rendono sempre più difficile la vita di piante vigorose o alberi. Sono stanco e logoro dell'indifferenza con cui la bellezza e la salute delle piante viene offesa in nome della "proprietà", della "sicurezza" o della "pulizia". Perchè le piante "sporcano", con le loro foglie e i loro petali, e "puzzano" con il loro aroma esaltato dalla pioggia o l'aroma dei loro fiori. E mentre ci sentiamo spesso impotenti a cambiare in meglio il mondo fuori dalla nostra porta di casa, pretendiamo dettare leggi e proclamare l'assoluto controllo del nostro minuscolo giardino.




Per questo oggi proclamo la mia libertà di coscienza di rifiutare ogni intervento che lede la dignità e la salute delle piante, a meno che non ci sia una valida e condivisa esigenza. E rivendico la stessa libertà per tutti i giardinieri che amano il loro mestiere e vorrebbero essere al servizio della fertilità, della crescita e della bellezza del mondo vegetale che ci sostiene continuamente. Come? fissando CO2, liberando ossigeno, filtrando le polveri, custodendo il ciclo delle acque, offrendo frescura e ombra d'estate, protezione dai venti, case e cibo per la fauna e molto altro sostegno sul piano emotivo e mentale che molte persone sembrano aver dimenticato. Passeggiate in un bosco, respirate la sua aria, abbracciate i suoi alberi intoccati da mano d'uomo e poi vi renderete conto che i vostri passi acquisteranno energia, il vostro cuore si rappacificherà e il vostro pensiero sarà più chiaro e concreto.


(pioppi tremuli sull'altopiano di Asiago, novembre 2011)

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