Nei suoi reportage interviste, lettere, fotografie e ricerche su braccianti, psicologhe, storici, sindacalisti, insegnanti tra Italia meridionale, Spagna, Marocco, Romania, Bulgari. Le denunce del caporalato e del suo legame con le agromafie, anche nelle province di Brescia, Mantova, sono state oggetto a maggio di un'udienza della Commissione Antimafia. A guidare il terzo settore all'incontro è stata l'associazione Terra! col suo dettagliato dossier “Gli Ingredienti del caporalato – Il caso del Nord Italia”. Un caso di cronaca ci conferma purtroppo queste analisi: ad esempio nell’estate del 2024, nel territorio della provincia di Mantova, dai controlli su trenta aziende agricole sono state inoltrate venti denunce per violazioni di materia di sicurezza, sei per caporalato, tre per impiego di manodopera clandestina e otto per somministrazione di lavoro irregolare.
Della totalità degli impiegati nel settore agricolo, la metà è costituita da lavoratori stranieri. Anche in Lombardia, lo sfruttamento si rinnova: cooperative “senza terra“, appalti fittizi, contratti camuffati dietro codici ATECO falsi. I braccianti, in gran parte migranti, vengono reclutati in un sistema con paghe sotto i minimi contrattuali, orari massacranti, alloggi insalubri che però garantiscono anche a settori di eccellenza bassi costi di produzione e maggiori ricavi e competività. L'evento fa parte del Festival Abbracciamondo in collaborazione con il Comune di Malegno, CGIL Valle Camonica-Sebino e Fiom - CGIL Valle Camonica-Sebino.



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