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lunedì 5 settembre 2022

Recensione del libro "La coscienza dei luoghi" di Pierluca Zizzi

Ho accolto con piacere la richiesta dell'editore Lindau di una recensione al libro di Pierluca Zizzi "La coscienza dei luoghi. Manuale di geomanzia intuitiva. Allineare l'anima al cuore della terra". Dopo averlo letto e aver individuato alcuni sue specificità ho avuto anche il piacere di poter porre all'autore una serie di domande puntuali. Il modo di intendere la "geomanzia" è quello stesso ad esempio del sensitivo artista sloveno Marko Pogacnik e non quello codificato dalla tradizione come interpretazione di segni per compiere divinazioni. Tutto si regge sulla percezione individuale che si può sviluppare con appositi esercizi. Zizzi viaggia orgogliosamente solo nel senso che è fuori da gruppi organizzati e gerarchie, riconoscendo solo il confronto tra pari. Il suo tentativo di sintetizzare il suo percorso è encomiabile, anche se per chi è addentro a questo campo di studi troverà molte interpretazioni completamente soggettive e un tono spesso irriverente, ma comunque giocoso. Si può giocare su questi temi? Si può avventurarsi in questo universo percettivo senza protezioni? Senza "raccomandare l'anima"? Qui ognuno darà le sue risposte.

Se ci fossimo incontrati 10 anni fa quando scrivevo "La Forma dell'Acqua. Pellegrinaggio a risalire la Brenta 2012" avremmo trovato molti più punti in comune ma l'esperienza successiva mi ha portato a riappropriarmi della mia tradizione cristiana e con essa del continuo chiedersi cosa è giusto e cosa è sbagliato, dov'è la luce e dove l'ombra, dove l'illuminazione e dove l'inganno della tentazione perchè, come scrive san Paolo, ci sono invero molti dèi e molti signori ma solo uno è il Padre. Note conclusive sul libro sono che è corposo (ben 340 pagine) con molti esercizi guidati, il costo è di ben 24,00 euro e contine un piccolo apparato di schemi e immagini evocative in bianco e nero (lo puoi acquistare qui). Zizzi è anche autore di un altro corposo volume sulla Geometria Sacra ed è autore di diversi giochi da tavolo: ha pubblicato “Simurgh” e la sua espansione, “Dungeon Heroes Manager” e sempre per GiochiUniti “Mostrite”. Nel 2017 ha visto il grande successo di “Tang Garden” con Thindergriph e “Barbarians: The Invasion”. Auguriamo quindi a tutti una buona evoluzione per una vita più armoniosa con la Natura e più realmente umana!

1. perchè ha ritenuto di dover ridefinire la pratica della geomanzia distaccandola dal suo uso tradizionale codificato?

Più che una ridefinizione volevo riproporre ed evidenziare alcuni aspetti che richiedono meno specializzazione e aderenza alla tradizione delle discipline geomantiche al fine di attirare un grande numero di lettori che possono essere "spaventati" dalle modalità classiche alla quale la parola si riferisce di solito.

2. Quali elementi innovativi porta al lettore?

Spero quelli che caratterizzano quasi tutte le mie opere di divulgatore e di scrittore ovvero porre la pratica sul campo e l'esperienza personale prima dell'insegnamento da parte di formatori. Lo scopo finale è immettere fiducia da pari a pari, nei lettori e in chi approfondisce e distanziarsi dai percorsi iniziatici. Serve potere e conoscenze personali, in aggiunta il seguire le intuizioni di chi legge verso strade proprie e allontanarsi, paradossalmente, da quelle proposte da me nel libro.

3. in più punti nel libri si critica l'onda culturale New Age, peraltro senza definirla chiaramente, quali sono i pericoli che vede in questa tendenza?

He he... potrei scriverci un libro sui pericoli, probabilmente un giorno lo farò. La New Age, intendendola come normalmente viene vissuta nei centri olistici e in una certa letteratura, è pura espressione del consumo, sostituendo con incoscienza il prodotto da supermercato per riempire la pancia con i prodotti da maestrini spirituali da somministrare all'ego. La quasi totalità delle persone che hanno fatto percorsi New Age, e più in generale la spiritualità moderna, hanno fallito gli obiettivi che si erano prefissati. Dunque un'autocritica è necessaria e prendere l'armi contro di essa, per me, è obbligatorio.

4. nel suo libro scarseggiano (saranno meno di una decina) riferimenti ad autori e consiglio di altre pubblicazioni. E' una scelta ponderata? Non rischia di "tagliare le radici" da cui si è sviluppato il suo lavoro privando il lettore di un utile confronto col suo percorso di conoscenza?

La scelta è ponderata per due motivi. Il primo e il più importante è che io voglio proporre la mia esperienza negli anni come garanzia del funzionamento di quello che divulgo. La seconda è squisitamente, o amaramente, letteraria e stilistica... io scrivo con pochi riferimenti esterni preferendo che i lettori li cerchino per loro conto se lo desiderano.

5. p. 34 scrive " maggiore è la vostra distanza dalla natura e dalle vostre origini e maggiore sarà la velocità in cui verrete trasformati in macchine biologiche al servizio del consumo, schiavi senza emozioni di chi vi vuole spenti e acritici". Chi sarebbero queste eminenze grigie più volte evocate? E' sufficiente "tornare alla natura" per cambiare lo scenario apocalittico attuale?

In ordine sparso e senza classifiche di cattiveria che farebbero solo ridere: -La massa di quel 90/95% di persone che ha un credo materialistico o un ego spiritualizzato che è anche peggio. -I veri governi che tirano le file dell'economia mondiale (circa un migliaio di persone che hanno creato parole come complottismo, antivaccinisti, antidemocratici ecc). -Un insieme di intelligenze aliene che influenzano con vari sistemi le menti di otto miliardi di persone. -Ogni essere umano che non riesce a vincere il conformismo e le paure di base nelle quali siamo immersi tutti e che dunque si schierano inconsapevolmente contro se stessi. -Stereotipando per categorie e mestieri la maggioranza di politici, giornalisti, militari, massoni (non tutti, molti sono schiavetti inconsapevoli) e ovviamente scientisti che "credono nella scienza" ovvero la frase più digitata da due anni in rete... che immagino si commenti da sé. Finalmente verrò classificato anche io con le definizioni di cui sopra che ovviamente rifiuto in toto. (scherzo). Per la seconda domanda la risposta è: "Sì" se il ritorno alla natura è fatto con il cuore e l'intuizione animica. Di collezionisti di insetti o esperti di geologia sono già piene le università.

6. cosa pensa lei della reincarnazione? E' un cambio di prospettiva che permette di interpretare in modo completamente diverso visioni e memorie, lei la ammette?

Sì, penso di averlo anche scritto. La reincarnazione "giustifica", e talvolta spiega bene, molti fenomeni umani personali e sociali, dalla storia di certi doni a quella delle nazioni. Ma, chi la usa per spiegare tutto ricade nel modo della fenomenologia New Age che io tanto avverso.

7. in più punti (es. p.133) sembra criticare o schernire coloro che misurano le energie dei luoghi come i radiestesisti: non ritiene utlie il lavoro di un Marco Nieri o di un Rudi Toffetti nella decodifica dell'uso cultuale dei luoghi antichi? L'ho riletta e direi che non c'è traccia di scherno. Avverto i lettori di non fidarsi di tutti ma di sviluppare discernimento sia dalle etichette che dai grandi nomi o definizioni storiche come "druido". Per quanto riguarda i due nomi che mi ha fatto reputo "quello che ho letto di loro" molto interessante. Ma io giudico o mi faccio un parere solo conoscendo di persona, stringendo loro la mano e mangiando una pizza con loro, il resto è quasi inutile.

8. p.93 scrive "esseri umani non illuminati non possono sopportare l'esposizione a queste frequenza (24000 bovis)": cosa significa per lei essere illuminati? E lei personalmente si sente parte di questa cerchia eletta?

Intendevo che l'esposizione PROLUNGATA a quelle frequenze è possibile senza danni per persone ad esse abituate o in accordo con esse per natura o raggiungimento spirituale. Si tratta di una fenomenologia estremamente personale e di difficilissima classificazione. Forse sono stato troppo sbrigativo nello scrivere. Alla prima domanda potrei, anche in questo caso, rispondere minimo con una decina di pagine tra loro molto contraddittorie, dunque dovrà pormi la domanda di persona, come spero che accada. Alla seconda rispondo "no", con una strana riserva. Nell'arco della mia vita ho avuto una decina di episodi di bliss, o se preferisce di illuminazione temporanea e spontanea. Ho avuto anche esperienze di fortissima alterazione di coscienza semi spontanee. Di entrambi i tipi non parlo mai volentieri per non creare l'effetto "santone illuminato" che mi repelle.

9. a pag. 117 dedica un capitoletto alla linea micaelica. Cosa pensa dell'influsso micheliano nella nostra epoca (cito il contributo di Fausto Carotenuto in proposito)? Si sente parte della "schiera" di suoi seguaci?

Ha ha oddio no. Non faccio parte di nessuna schiera e penso di aver scritto proprio in quelle pagine che quel tipo di energia e forma pensiero mi è distante, poco affine e talvolta "sostanzialmente avversa". Per la prima domanda direi che dovremmo intenderci sul significato di "influsso micaelico" e dei confini temporali della nostra epoca. Mi consenta, scherzosamente, di parlare con il signor Michele nella prossima frase: "chicco il diavolo che stai calpestando ha vinto tutte le guerre e le battaglie, cambia arma che quella è senza filo. Inoltre ti devo far notare che se separi lui da te tagli te stesso e dunque dai un messaggio sbagliato a chi fa il tifo per te o per lui. Pensaci ragazzone di luce".