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mercoledì 21 aprile 2021

Ma un videogioco è solo un gioco?

Discutendo coi miei studenti dodicenni a proposito dell'opportunità che giocassero a certi videogiochi estremamente violenti, realistici o con contenuti criminali mi son sentito dire che tutto sommato un gioco è solo un gioco. Io credo che niente rimanga senza conseguenze e se nutro la mia anima di violenza, fisica, verbale o virtuale il messaggio che do alla mia anima profonda è sempre lo stesso: legittimo la violenza, dentro di me prende forza l'idea che posso usare la violenza nella vita, magari per "difendermi" o per perchè no per impormi, per affermarmi nella vita. Tutti i videogiochi sono uguali? Non credo assolutamente questo: il costruttivo Minecraft è agli antipodi del perverso GTA5 (qui la recensione).
Ma come faccio io educatore o genitore a conoscere tutti i giochi in circolazione? Fortunatamente è staqto inventato e viene continuamente aggiornato un codice che indica l'età minima consigliata e altre notizie aggiuntive se ci sono argomenti particolarmente dedicati. Si tratta del codice PEGI (https://pegi.info/it/node/53). Le sue icone sono indicate nella prima immagine dell'articolo e sono abbastanza trasparenti, in particolare basta verificare il PEGI per sapere a quale età è consigliato quel gioco. Il codice PEGI è chiaramente riprodotto sulla confezione originale del gioco.
Che dire dei giochi in App che sono in grande espansione? Anche per questi giochi al momento dell'edizione viene indicato ad es. su Google Play nella scheda del gioco in alto dopo il nome c'è l'età consigliata. Dunque anche in questo caso è facile capire se un gioco possa essere adatto a nostro figlio o nipote. L'altro parametro da tenere presente è il tempo. Anche i migliori giochi, i più costruttivi se giocati per troppe ore alterano il senso della realtà, trasmettono onde elettromagnetiche, affaticano la vista, rischiano di ridurre la fantasia e la creatività. Quanto è il tempo giusto per giocare? Lo lascio decidere a voi ma io consiglio di paragonarlo ad un buon film , quindi due ore.

mercoledì 14 aprile 2021

Un videogioco diabolico da evitare: Grand Theft Auto

Grazie a dei giovani amici ho avuto l'occasione di conoscere alcuni dei videogiochi che vanno per la maggiore. Il peggiore in assoluto è Grand Theft Auto 5, un capolavoro di cultura diabolica decadente. Grand Theft Auto V (abbreviato in GTA 5) è un videogioco appartenente al genere delle avventure dinamiche, sviluppato da Rockstar North e pubblicato da Rockstar Games nel 2013. Il gioco è ambientato all'interno dello Stato immaginario di San Andreas (controparte della California) e offre al giocatore la possibilità di muoversi liberamente nella città immaginaria di Los Santos, controparte di Los Angeles. La modalità giocatore singolo segue la storia di tre diversi protagonisti: tre criminali con diverse abilità speciali. Inoltre il titolo presenta anche una modalità multigiocatore di nome Grand Theft Auto Online che permette a sedici giocatori di svolgere missioni "cooperative" come una banda mafiosa, gare e molte altre attività in gran parte criminali.
Durante lo sviluppo di Grand Theft Auto V Rockstar North ha assunto alcuni ragazzi appartenenti a gang reali dei quartieri di Los Angeles per dare le voci ai criminali di strada presenti nel gioco. Questa notizia è stata confermata dal produttore Lazlow Jones, che in un'intervista ha dichiarato: «È tutta una questione di autenticità. Accogliamo questi ragazzi negli studi a registrare le voci dei criminali perché non vogliamo goffi attori di Hollywood che frequentano scuole di eleganza ad impersonare i rozzi e duri membri di una banda di malviventi." Quindi in nome della verosimiglianza tutto è lecito secondo la Rockstar North.
La trama è complessa e articolata in missioni obbligate e passatempi, in gran parte illegali. La violenza è sempre un ingrediente fondamentale: furti, sparatorie, pestaggi, uccisioni e persino tortura. Tutto è lecito e non c'è ombra di di pentimento nei personaggi che subito dopo sono pronti per andare a giocare a golf o andare a prostitute. Si guadagna solo con eventi criminali e poi si spende di auto, altri mezzi e armi. Nessun senso di colpa, nessuna possibilità di giocare in modo diverso. Se scegli GTA5 dovrai trasformarti in un rapinatore assassino. Sicuro di veler fare l'esperienza? Tanto è solo un gioco... Ma giocando mi emoziono e scrivo nella memoria scene e atteggiamenti che potrò imitare consapevolmente o meno nella mia vita. Partita dopo partita andrò legittimando in me l'uso della violenza, l'uso di droghe ecc. Anche la polizia viene ritratta come corrotta e capace di tutto. E? solo un avversario da uccidere o con cui venire a patti. C'è persino un accordo con la trasposizione della CIA in cui devi rubare del gas nervino per simulare un attentanto terroristico!
Le scene di sesso sono esplicite, maschiliste e spesso violente. La colonna sonora di GTA V è stata ideata per riflettere l'ampiezza della scena musicale moderna di Los Angeles, ha 18 stazioni radio, due stazioni talk radio e più di 250 brani in licenza. Il gioco include anche più di 20 ore di musica originale e dinamica creata dai Tangerine Dream, WoodyJackson e i produttori hip-hop di Los Angeles, The Alchemist e Oh No. Costato circa 256 milioni di dollari, ne ha guadagnati 815,7 milioni nelle prime 24 ore dopo la messa in vendita. Ad oggi risultano vendute 135 milioni di copie al mondo. Centrotrentacinque milioni di ragazzi e uomini, infatti il gioco è giocato quasi sempre da maschi e futuri maschilisti. Questo dimostra anche che il gioco è andato ben oltre il mercato americano per cui è stato sviluppato.
Nel 2019 a Monza è stata sgominata una banda, in gran parte di minorenni, che organizzava vere e proprie rapine, minacciava e picchiava fino a mettere in fin di vita un 32enne. Il caso è stato denominaot "Gta Monza" perchè i ragazzi nelle loro telefonate facevano riferimento al gioco. Stanno scontando pene tra 1 e 16 anni. Il pubblico ministero ha parlato di una vera e propria "mentalità mafiosa" (trovi il link ad un articolo nelle note se vuoi approfondire). Di baby gang non abbiamo bisogno in Italia, lasciamole ai quartieri poveri delle periferei americane. Abbiamo di ragazzi svegli, creativi, ispirati da ideali positivi, epici piuttosto. Questo gioco rappresenta tutto il contrario dell'educazione che si impartisce nella scuola di un paese democratico.
Eppure entra subdolamente tra gli adolescenti, ho saputo anche di genitori che l'hanno regalato ai loro figli tredicenni. Un grave errore che vi sconsiglio di fare. Se guardiamo a questo gioco con i valori cristiani possiamo serenamente affermare che si tratta di un prodotto satanico, che insegna il materialismo, l'idolatria della ricchessa, l'abuso di sostanze e dei corpi altrui con la violenza e il sesso. L'unica scena che pare abbia messo in dubbio il consenso nelle recensioni di GTA5 è una scena in cui devi torturare in vari modi un uomo per estorcergli delle informazioni.

Fonti:

Wikipedia
Filmati di gioco e screenshot su Youtube tipo questo: https://www.youtube.com/watch?v=5MLKiWOwqdk
Indagine GTA Monza https://www.monzatoday.it/video/video-ragazzini-gta.html

venerdì 2 aprile 2021

L'obiezione di coscienza a vaccinarsi deve essere perseguita con provvedimenti amministrativi?

In questi giorni si sta discutendo di imporre l'obbligatorietà della vaccinanzione anti Covid a tutto il personale sanitario. Ma ci sono numerosi lavoratori del settore che non vogliono aderire. Si discutono provvedimenti disciplinari a loro carico, forse fino al licenziamento. Paradossalmente non si procede con l'unica cosa sensata da fare in una repubblica democratica: indagare le ragioni del dissenso e trovare una mediazione che tuteli anche le minoranze. Infatti non si può parlare di democrazia laddove chi non è d'accordo, per svariati motivi tutti da indagare, viene ricattato e obbligato a uniformarsi ad una "maggioranza", che in questo caso è tutta da dimostrare. A cosa mi riferisco? Ad esempio al fatto che si è costituito un governo "tecnico" che non ha chiesto agli elettori italiani alcuna legittimazione ma è stato imposto con una manoivra di palazzo e l'assenso dei mercati finanziari. Sappiamo bene quanto sono costati all'economia, all'indipendenza e ai risparmi degli Italiani altri governi tecnici passati.

Ma perchè questi sanitari non vogliono vaccinarsi? Nessuno glielo ha chiesto, nè i sindacati che dovrebbero tutelare tutti i lavoratori nè i politici che dovrebbero rappresentarli. Dai pochi racconti che ho raccolto di persona tra le mie conoscenze ci sono due ordini di ragioni: il dubbio sull'opportunità di usare un vaccino ancora sperimentale indiscriminatamente su tutti e dall'altro lato ragioni di tipo morale nell'iniettarsi un composto frutto di ingegneria genetica che include cellule derivate da un feto abortito. Su questo ultimo tema il Vaticano, con il dissenso di alcuni sacerdoti e teologi, ha sdoganato con gesuitica argomentazione l'uso di vaccini derivati da feti umani per un bene "superiore". Resta però la questione morale individuale che per chi ritiene di obbedire innanzitutto alla propria coscienza. Se cerco un paragone al caso dei sanitari che rifiutano il vaccino, trovo un interessante parallelismo con l’obiezione di coscienza contro Leggi ritenute ingiuste come quella sull'aborto.

"L'obiezione di coscienza induce a disobbedire motivatamente a una legge dello Stato, è lecita e diventa doverosa – insegna la teologia morale – nella misura in cui questa legge obbliga a compiere un male morale o a cooperare direttamente ad esso. Obbligo che non può forzare la coscienza". Nel caso del personale medico che non vuole partecipare alle interruzioni volontarie di gravidanza la legge specifica all'Art. 9. (legge 22 maggio 1978 che regola L'interruzione volontaria della gravidanza): " Il personale sanitario ed esercente le attivita' ausiliarie non e' tenuto a prendere parte alle procedure di cui agli articoli 5 e 7 ed agli interventi per l'interruzione della gravidanza quando sollevi obiezione di coscienza." Perchè non può essere accolta anche in questo caso l'obiezione di coscienza? Tanto più in una democrazia più matura come quella in cui dovremmo vivere rispetto ai fatidici anni di piombo da cui deriva quella legge?

Riflettiamo invece sull'altro argomento: opposizione ad una sperimentazione di carattere globale di vaccini sperimentali e non ancora completamente sicuri. Le case farmaceutiche produttrici si sono tutelate con accordi secretati con i vari paesi in modo da non dover rispondere di eventuali effetti collaterali dei loro farmaci. Lo sviluppo di vaccini simili di solito richiede anni di studio e sperimentazione su gruppi campione attentamente monitorati. Ad accollarsi le eventuali spese legali e di risarcimento per gli effetti avversi dovranno essere dunque i singoli Stati. Incredibile: per ogni più piccolo acquisto ho garanzie e possibilità di rivalermi sul produttore, mentre su una cosa così importante da cui, secondo molti ma non tutti i ricercatori, dipende la sconfitta del Covid, non abbiamo alcuna garanzia. Inoltre il Sistema sanitario nazionale non ha adottato alcun provvedimento di farmaco vigilanza attiva: cioè ha deciso di non monitorare lo stato di salute dei neovaccinati per un certo periodo per valutare l'incidenza degli, statisticamente inevitabili, effetti collaterali. Quindi l'Italia ha scelto di registrare effetti collaterali solo se segnalati dal paziente. Per esperienza ho riscontrato diverse persone a me note che dopo il vaccino sono state male, debilitate per giorni, ma nessuno ha segnalato alle autorità il suo malessere, quindi non è rientrato nelle statistiche.

C'è poi anche un altro argomento caro a chi ha preso posizone già in passato contro le vaccinazioni: è la presenza di sostanze nocive come l'alluminio e la forlmaldeide. In effetti, piccoli quantitativi di queste sostanze, vengono utilizzate proprio per indurre nel caso dell'alluminio una forte e immediata reazione del nostro sistema immunitario e nel caso della formaldeide pare che venga usata per uccidere i virus usati nella produzione del vaccino. Entrambe le sostanze sono tossiche per l'uomo e il nostro corpo non è in gradi di smaltirle quindi si accumulano con tossicità cresente. Secondo questa linea di pensiero quindi gran parte dei vaccini andrebbero sostituti con misure mediche di prevenzione e dovrebbero essere ricercati vaccini "puliti" di queste sostanze prima di inocularle specialmente nei bambini.

Non so come andrà a finire la discussione a livello ministeriale sull'obbligatorietà delle vaccinazioni sui sanitari, ma sicuramente sarà un segnale di come sta la nostra democrazia. Se si imporrà la linea intransigente, dettata dalla paura più che da un ponderato atteggimento scientifico in grado di confrontarsi con le critiche, sapremo che abbiamo perso un po' della nostra libertà. Si può barattare la libertà guadagnata a caro prezzo dai padri costituenti con la presunta, ma non certa, efficacia del vaccino? Io credo che non si possa rinunicare al dialogo democratico e alla tutela del dissenso pena l'instaurazione di una dittatura di fatto della maggioranza. Fonti 1)Vaccino ai sanitari, sospensione o trasferimento per chi si rifiuta
https://www.ilsole24ore.com/art/vaccino-sanitari-sospensione-o-trasferimento-chi-si-rifiuta-ADyp0ZTB?refresh_ce=1

2)Il giusto spazio dell’«obiezione»
https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/il-giusto-spazio-dellobiezione-

3)Obiezione nell'ambito dell'interruzione volontaria di gravidanza (IVG)
https://it.wikipedia.org/wiki/Obiezione_di_coscienza_in_Italia

4)legge 22 maggio 1978 che regola L'interruzione volontaria della gravidanza
https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto

5)http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?approfondimento_id=15955
Obbligo vaccino per i sanitari: nei casi più gravi si può arrivare al licenziamento.