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venerdì 2 aprile 2021

L'obiezione di coscienza a vaccinarsi deve essere perseguita con provvedimenti amministrativi?

In questi giorni si sta discutendo di imporre l'obbligatorietà della vaccinanzione anti Covid a tutto il personale sanitario. Ma ci sono numerosi lavoratori del settore che non vogliono aderire. Si discutono provvedimenti disciplinari a loro carico, forse fino al licenziamento. Paradossalmente non si procede con l'unica cosa sensata da fare in una repubblica democratica: indagare le ragioni del dissenso e trovare una mediazione che tuteli anche le minoranze. Infatti non si può parlare di democrazia laddove chi non è d'accordo, per svariati motivi tutti da indagare, viene ricattato e obbligato a uniformarsi ad una "maggioranza", che in questo caso è tutta da dimostrare. A cosa mi riferisco? Ad esempio al fatto che si è costituito un governo "tecnico" che non ha chiesto agli elettori italiani alcuna legittimazione ma è stato imposto con una manoivra di palazzo e l'assenso dei mercati finanziari. Sappiamo bene quanto sono costati all'economia, all'indipendenza e ai risparmi degli Italiani altri governi tecnici passati.

Ma perchè questi sanitari non vogliono vaccinarsi? Nessuno glielo ha chiesto, nè i sindacati che dovrebbero tutelare tutti i lavoratori nè i politici che dovrebbero rappresentarli. Dai pochi racconti che ho raccolto di persona tra le mie conoscenze ci sono due ordini di ragioni: il dubbio sull'opportunità di usare un vaccino ancora sperimentale indiscriminatamente su tutti e dall'altro lato ragioni di tipo morale nell'iniettarsi un composto frutto di ingegneria genetica che include cellule derivate da un feto abortito. Su questo ultimo tema il Vaticano, con il dissenso di alcuni sacerdoti e teologi, ha sdoganato con gesuitica argomentazione l'uso di vaccini derivati da feti umani per un bene "superiore". Resta però la questione morale individuale che per chi ritiene di obbedire innanzitutto alla propria coscienza. Se cerco un paragone al caso dei sanitari che rifiutano il vaccino, trovo un interessante parallelismo con l’obiezione di coscienza contro Leggi ritenute ingiuste come quella sull'aborto.

"L'obiezione di coscienza induce a disobbedire motivatamente a una legge dello Stato, è lecita e diventa doverosa – insegna la teologia morale – nella misura in cui questa legge obbliga a compiere un male morale o a cooperare direttamente ad esso. Obbligo che non può forzare la coscienza". Nel caso del personale medico che non vuole partecipare alle interruzioni volontarie di gravidanza la legge specifica all'Art. 9. (legge 22 maggio 1978 che regola L'interruzione volontaria della gravidanza): " Il personale sanitario ed esercente le attivita' ausiliarie non e' tenuto a prendere parte alle procedure di cui agli articoli 5 e 7 ed agli interventi per l'interruzione della gravidanza quando sollevi obiezione di coscienza." Perchè non può essere accolta anche in questo caso l'obiezione di coscienza? Tanto più in una democrazia più matura come quella in cui dovremmo vivere rispetto ai fatidici anni di piombo da cui deriva quella legge?

Riflettiamo invece sull'altro argomento: opposizione ad una sperimentazione di carattere globale di vaccini sperimentali e non ancora completamente sicuri. Le case farmaceutiche produttrici si sono tutelate con accordi secretati con i vari paesi in modo da non dover rispondere di eventuali effetti collaterali dei loro farmaci. Lo sviluppo di vaccini simili di solito richiede anni di studio e sperimentazione su gruppi campione attentamente monitorati. Ad accollarsi le eventuali spese legali e di risarcimento per gli effetti avversi dovranno essere dunque i singoli Stati. Incredibile: per ogni più piccolo acquisto ho garanzie e possibilità di rivalermi sul produttore, mentre su una cosa così importante da cui, secondo molti ma non tutti i ricercatori, dipende la sconfitta del Covid, non abbiamo alcuna garanzia. Inoltre il Sistema sanitario nazionale non ha adottato alcun provvedimento di farmaco vigilanza attiva: cioè ha deciso di non monitorare lo stato di salute dei neovaccinati per un certo periodo per valutare l'incidenza degli, statisticamente inevitabili, effetti collaterali. Quindi l'Italia ha scelto di registrare effetti collaterali solo se segnalati dal paziente. Per esperienza ho riscontrato diverse persone a me note che dopo il vaccino sono state male, debilitate per giorni, ma nessuno ha segnalato alle autorità il suo malessere, quindi non è rientrato nelle statistiche.

C'è poi anche un altro argomento caro a chi ha preso posizone già in passato contro le vaccinazioni: è la presenza di sostanze nocive come l'alluminio e la forlmaldeide. In effetti, piccoli quantitativi di queste sostanze, vengono utilizzate proprio per indurre nel caso dell'alluminio una forte e immediata reazione del nostro sistema immunitario e nel caso della formaldeide pare che venga usata per uccidere i virus usati nella produzione del vaccino. Entrambe le sostanze sono tossiche per l'uomo e il nostro corpo non è in gradi di smaltirle quindi si accumulano con tossicità cresente. Secondo questa linea di pensiero quindi gran parte dei vaccini andrebbero sostituti con misure mediche di prevenzione e dovrebbero essere ricercati vaccini "puliti" di queste sostanze prima di inocularle specialmente nei bambini.

Non so come andrà a finire la discussione a livello ministeriale sull'obbligatorietà delle vaccinazioni sui sanitari, ma sicuramente sarà un segnale di come sta la nostra democrazia. Se si imporrà la linea intransigente, dettata dalla paura più che da un ponderato atteggimento scientifico in grado di confrontarsi con le critiche, sapremo che abbiamo perso un po' della nostra libertà. Si può barattare la libertà guadagnata a caro prezzo dai padri costituenti con la presunta, ma non certa, efficacia del vaccino? Io credo che non si possa rinunicare al dialogo democratico e alla tutela del dissenso pena l'instaurazione di una dittatura di fatto della maggioranza. Fonti 1)Vaccino ai sanitari, sospensione o trasferimento per chi si rifiuta
https://www.ilsole24ore.com/art/vaccino-sanitari-sospensione-o-trasferimento-chi-si-rifiuta-ADyp0ZTB?refresh_ce=1

2)Il giusto spazio dell’«obiezione»
https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/il-giusto-spazio-dellobiezione-

3)Obiezione nell'ambito dell'interruzione volontaria di gravidanza (IVG)
https://it.wikipedia.org/wiki/Obiezione_di_coscienza_in_Italia

4)legge 22 maggio 1978 che regola L'interruzione volontaria della gravidanza
https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto

5)http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?approfondimento_id=15955
Obbligo vaccino per i sanitari: nei casi più gravi si può arrivare al licenziamento.

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