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martedì 25 novembre 2025

Arriva la XVI edizione del premio letterario S.Valentino

Breno - Sono aperte le iscrizioni alla Edizione XVI - 2026 del Premio Letterario San Valentino, promosso dal Comune di Breno. Il tema individuato per questa edizione è: L’amore è … "Ama e fa' ciò che vuoi" (Sant'Agostino). Il titolo non è un dogma o una tesi da dimostrare ma si tratta di una provocazione intellettuale che può stimolare la creatività dei concorrenti. Le iscrizioni devono essere presentate entro il 13 gennaio 2026. Regolamento e modalità di iscrizoni si trovano sulla pagina dedicata https://www.visitbreno.it/premio-letterario

La partecipazione è aperta a tutti, può avvenire sia singolarmente sia in gruppo. Le opere da inviare devono essere inedite, pena l’esclusione dal concorso. È possibile partecipare alla selezione esclusivamente con un’opera. Il concorso è aperto anche ai non residenti in Italia, purché le opere siano scritte in lingua italiana. Dalla giuria di professionisti saranno scelti i 5 racconti che hanno ottenuto il punteggio maggiore e sarà stilata una graduatoria che assegnerà un primo premio di € 1.000,00 oltre ad una opera grafica dell’artista Carlo Alberto Gobbetti. La giuria giovani selezionerà in modo indipendente dalla giuria dei professionisti, il vincitore della “Giuria giovani” assegnando un premio di € 500,00.

I vincitori potranno inoltre usufruire ciascuno di un pernottamento per due persone offerto dall’Hotel Giardino di Breno per la serata di premiazione avendo in tal modo l’occasione di conoscere il patrimonio culturale brenese e i dintorni (museo Ca.Mus, siti archeologici, medievali, incisioni rupestri ecc.). L’invito alla cerimonia (data e orari saranno indicati di seguito) è rivolto implicitamente a tutti i partecipanti, ai quali verrà rilasciato (solo in seguito a richiesta inoltrata via mail), un attestato di partecipazione consegnato in quell’occasione, oppure disponibile per il ritiro nelle giornate successive presso il Comune di Breno.

venerdì 21 novembre 2025

Una capra è stata sbranata mercoledì vicino all'agriturismo Prestello, Bienno BS

Era sparita dal gregge mercoledì pomeriggio la capra dell'Agriturismo Prestello ritrovata dilaniata ieri a mezzogiorno. Ieri mattina alcuni soci dell'associazione Amico Giardiniere hanno partecipato alle ricerche battendo il monte e il bosco adiacente questa località appena fuori l'abitato di Prestine, nel comune di Bienno (BS). E' stato il proprietario Massimo Valtropini a rinvenire la carcassa su una briglia del torrente che fa da confine alla sua proprietà. Uno spettacolo impressionante: l'animale era completamente sventrato, tutte le interiora e gli organi interni spariti, la cassa toracica squarciata e le costole masticate.
Purtroppo è già la seconda capra che non torna nella stalla dopo il pascolo quotidiano nel bosco del Prestello. La prima è sparita un mese fa e non è più stata ritrovata. L'estate passata un capretto era stato attaccato e ucciso da alcuni cani vaganti poi identificati e il loro proprietario aveva accordato un risarcimento, ma qui la dinamica sembra essere completamente diversa. Dalla tracce rilevate dai soci di Amico Giardiniere sembra che un grosso animale sia sceso di corsa verso il torrente, abbia sorpreso il gregge e atterrato la capra, divorandola sul posto. Fotografate alcune orme (vedi fotografie) inusuali. Poi una volpe deve aver banchettato a sua volta.
I volontari hanno informato le Forze dell'Ordine e sono stati indirizzati alla Polizia Provinciale (se ne aveste necessità questo è il numero del loro centralino 030 3748011) che ha allertato una pattuglia in zona, ma ormai si era fatto buio. Stamattina hanno effettuato il sopralluogo insieme ad un veterinario per raccogliere alcuni tamponi sulle ossa, sezionamenti delle ferite e asportazione della testa, quasi sfigurata. Non è stato possibile perlustrare ulteriormente il terreno per la neve che stava cadendo copiosa.
Si attendono quindi le conclusioni scientifiche ma sembra certo che si tratti di un predatore selvatico (un lupo o un orso). Se fosse confermata la presenza di un orso così vicina agli abitati, sarebbe una novità preoccupante per gli allevatori e gli escursionisti. Seguiteci per restare aggiornati su questa vicenda.

PS: Le fotografie sono di proprietà del prof. Francisco Panteghini, non verranno pubblicate quelle più impressionanti ma sono state fornite alla Polizia Provinciale e possono essere richieste direttamente al 328 7021253.

giovedì 20 novembre 2025

NUOVE INFERMIERE PER LA VALLE CAMONICA

Si sono laureate pochi giorni fa 21 nuove Dottoresse in Infermieristica. Sono state formate presso la sede dell'ASST della Valcamonica del Corso di Studio in Infermieristica dell'Università degli Studi di Brescia. Tutte le laureate sono residenti in Valle Camonica o nei territori limitrofi e, non appena iscritte all'Ordine delle professioni infermieristiche entro poche settimane dall'esame, potranno mettersi all'opera. L'ASST Valcamonica che ha da poco emanato due bandi per questa figura professionale. Con il loro elaborato finale le studentesse hanno esplorato disparati ambiti della disciplina infermieristica, che spaziano dalle cure palliative all’infermieristica pediatrica, dall’area della salute mentale all’area critica, indagando sia aspetti tecnici che relazionali ed educativi, con revisioni della più moderna letteratura internazionale e con ricerche sul campo che hanno necessitato di complessi strumenti di analisi statistica.
Durante la preparazione e discussione della tesi sono state affiancate dai loro relatori, scelti tra i docenti del Corso di Studio: la Dr.ssa Sara Bonfadini, la Dr.ssa Sara Giorgi, la Dr.ssa Isabella Baiguini, la Dr.ssa Greta Squaratti, la Dr.ssa Giuseppina Barcellini, il Dr. Mauro Comelli, il Dr. Andrea Bettoni, la Dr.ssa Francesca Andreoli, il Dr.Alberto Corona, la Dr.ssa Annalisa Ducoli, la Dr.ssa Annamaria Bendotti, la Dr.ssa Alexandra Georgiu, la Dr.ssa Gabriella Franzoni, le Infermiere Adelia Ottelli e Cinzia Bonomelli. Anche numerosi correlatori, scelti tra gli assistenti di tirocinio esperti dell’azienda, hanno contribuito ai lavori delle 21 neolaureate, che hanno conseguito ottimi risultati tra i quali ben 15 superiori ai 100/110 e quattro 110/110 di cui 3 con lode e uno con menzione speciale.
All'Ospedale di Esine sono anche terminati i lavori di ammodernamento e messa in sicurezza dell’area del reparto di degenza Hospice, come da cronoprogramma: da giovedi 27 novembre 2025 i pazienti potranno nuovamente essere assistiti nel reparto ristrutturato. A causa dei lavori infatti dallo scorso primo settembre si era reso necessario il trasferimento temporaneo del reparto presso l’Ospedale di Edolo, al fine di garantire ai pazienti e familiari un ambiente idoneo e con standard di cura/assistenza adeguati. Buon lavoro ma tanta salute a tutte e tutti!

lunedì 17 novembre 2025

Inaugurato a Breno l'intervento di riqualificazione di contrada Madonna

Breno + Sabato mattina è stata inaugurata l'area interessata dai lavori di riqualificazione in contrada Madonna. L’inaugurazione è avvenuta questo sabato mattina - alla presenza dell’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Alessandro Panteghini e dal vicesindaco con delega ai Lavori Pubblici Luca Salvetti - e del parroco di Breno don Marco Marella che dopo il taglio del nastro ha benedetto l’area messa a nuovo. E' stato veramente poter apprezzare come l'amministrazione brenese abbia saputo costruire questo momento di convergenza ideale e pratica con la Chiesa e con i residenti.

La contrada Ponte della Madonna è stata sistemata e riqualificata nel 2025 in tre fasi di lavori, che complessivamente sono costati al Comune di Breno 350 mila euro, derivanti dai Fondi ex Odi dei Comuni di Confine e da risorse del Comune. I lavori erano iniziati a giugno, con l’assegnazione dell’appalto alla ditta F.lli Foresti e C. di Tavernola Bergamasca. La prima fase ad essere avviata in estate ha visto la sistemazione della fognatura per la zona di via Follo. Successivamente si è passati al grande piazzale, con il rifacimento del fondo, la creazione di uno spazio per la sosta camper e di parcheggi, un’area verde attrezzata per i pic-nic. Questo anche per accogliere chi frequenta la pista ciclopedonale e chi si reca al vicino Parco di Minerva di località Spinera.

A tal proposito, con un contributo di Comunità Montana di Valle Camonica da 100mila euro e ulteriori risorse comunali è stato realizzato il Bike bar, che verrà aperto nella primavera 2026 con l’affidamento della gestione tramite bando. La nuova struttura sorge in un punto strategico e molto frequentato della ciclopedonale e si aggiunge, lungo tutto il percorso, a quelli già esistenti a Darfo Boario Terme e a Malonno. L’ultima fase dei lavori ha riguardato l’area esterna alla chiesa della Natività di Maria Vergine al Ponte.

sabato 15 novembre 2025

Alpi immaginarie: etnologi, storici e sciamani si confrontano a Breno

Antropologia del paesaggio e geografia leggendaria delle vallate alpine si incontrano oggi (Sabato 15 novembre 2025) a Breno presso il Palazzo della Cultura di Breno (BS). La Società Storica e Antropologica di Valle Camonica (vai a conoscerli!) ospita il XIII Convegno I.S.T.A. – Incontri per lo Studio dei Territori Alpini. Sarà un pomeriggio, gratuito, dedicato all’esplorazione del rapporto tra mito, paesaggio e cultura nelle vallate alpine, attraverso interventi di studiosi, ricercatori e antropologi tra cui il presidente della Scoietà Ivan Faiferri, Luca Giarelli dell'ISTA e molti ricercatori indipendenti. La scansione degli interventi è la seguente:

Draghi in Valle Camonica. Guida agli avvistamenti letterari Simone Signaroli Ateneo di Brescia (Accademia di Scienze, Lettere ed Arti)

Paesaggio e immaginario in Valle di Susa. Uno sguardo antropologico Caterina Angela Agus CREA – Centro Ricerche EtnoAntropologiche

Vivere il racconto, abitare la montagna. Le leggende Walser come codice simbolico di relazione tra comunità e ambiente Matilde Beuchod – Matteo De Lucia Ricercatori indipendenti

Sovramonte, microcosmo alpino. Superstizioni, spiriti e geografie del meraviglioso ai piedi delle Dolomiti Marta Dalla Corte Università Ca’ Foscari di Venezia, Corso di laurea in Antropologia culturale, etnologia, etnolinguistica (interateneo)

Montagne sacre, erbe officinali e simboli. Etnografia di pratiche ambientali fra saperi locali ed ecologie native in val Saviore Irene Borchi Università degli Studi di Perugia, Italo Bigioli Gruppo italiano Amici della Natura Saviore dell’Adamello – Naturfreunde Internationale

Un’occasione unica per scoprire come le montagne, tra realtà e leggenda, continuino a ispirare racconti, identità e visioni del mondo.

venerdì 14 novembre 2025

Domani il “castello ritrovato” a Darfo Boario Terme

Il “castello ritrovato” a Darfo Boario Terme

Darfo Boario Terme – Stamattina dalle 9.30 inaugurazione della mostra “Il Castello ritrovato” presso la Biblioteca Comunale, dedicata alle più recenti scoperte archeologiche e agli interventi di riqualificazione ambientale realizzati sulla sommità del Monticolo. L’iniziativa, promossa dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia e dalla Cooperativa K-Pax, nasce per valorizzare un sito che, grazie alle indagini condotte negli ultimi anni, ha restituito importanti tracce di un antico insediamento fortificato. L’iniziativa rientra nel progetto Eco-Azioni Integrate in Bassa Valle Camonica ed è patrocinato dal Comune e sostenuto dalla Comunità Montana, dal Consorzio Forestale Bassa Valcamonica, dal SAP e dalla Fondazione Cariplo.

Ad impegnare l'intensa mattinata sarà un incontro di studi con gli interventi di Serena Solano (Soprintendenza ABAP BG-BS), Carlo Cominelli (Coop. K-Pax), Alessandro D’Alfonso (SAP), Elisa Possenti e Nicoletta Pisu (Università e Ufficio Beni Archeologici di Trento) e Gian Pietro Brogiolo (già Università di Padova), che offriranno un quadro aggiornato sulle ricerche archeologiche e sui sistemi fortificati dell’arco alpino nell'alto medioevo. Nel pomeriggio, alle 14.30, è prevista una visita guidata al sito archeologico del Monticolo, con partenza dal Mulino in località Bertolét (zona ex Teatro Tenda). Per informazioni e prenotazioni 0364 527049
La mostra resterà aperta dal 15 novembre 2025 al 2 gennaio 2026 nella sala espositiva della Biblioteca Comunale di Darfo Boario Terme, visitabile negli orari di apertura della biblioteca. Nel 2024 erano state riportate alla luce le strutture di un sito fortificato risalente all’epoca tardo antica datato fra il quarto e il quinto secolo dopo Cristo: si tratta di un esempio di sito d’altura fortificato, un castrum, rarissimo per l’intera Italia settentrionale, frequentato fino all’ottavo secolo in un periodo di instabilità e crisi sociale. Il sindaco Dario Colossi aveva già dichiarato a dicembre scorso che, una volta messe in sicurezza le strutture emerse, l'obiettivo dell'Amministrazione era che fossero liberamente fruibili.

mercoledì 12 novembre 2025

Oro Rosso: le inchieste di Stefania Prandi sulle agromafie

Malegno + Stasera 13 novembre in sala consiliare 13 novembre 2025 ore 20.30 la giornalista d'inchiesta Stefania Prandi presenta il suo “Oro rosso. Fragole, pomodori, molestie e sfruttamento nel Mediterraneo”, su invito del coordinamento donne della Cgil. Il libro intervista è dedicato alle lavoratrici agricole, spesso sfruttate e fatto oggetto di molestie. Farà anche riferimento a “Le madri lontane” sul tema del lasciare i propri figli nei Paesi d’origine per lavorare e vivere nel nostro paese. Questo è il destino di molte braccianti impiegate, spesso in nero, nella raccolta della frutta e della verdura che arriva nei nostri supermercati. La stessa sofferenza vissuta da queste donne pesa sui loro figli, gli «orfani bianchi» che crescono lontani dalla propria madre, affidati alle cure di altri famigliari.

Nei suoi reportage interviste, lettere, fotografie e ricerche su braccianti, psicologhe, storici, sindacalisti, insegnanti tra Italia meridionale, Spagna, Marocco, Romania, Bulgari. Le denunce del caporalato e del suo legame con le agromafie, anche nelle province di Brescia, Mantova, sono state oggetto a maggio di un'udienza della Commissione Antimafia. A guidare il terzo settore all'incontro è stata l'associazione Terra! col suo dettagliato dossier “Gli Ingredienti del caporalato – Il caso del Nord Italia”. Un caso di cronaca ci conferma purtroppo queste analisi: ad esempio nell’estate del 2024, nel territorio della provincia di Mantova, dai controlli su trenta aziende agricole sono state inoltrate venti denunce per violazioni di materia di sicurezza, sei per caporalato, tre per impiego di manodopera clandestina e otto per somministrazione di lavoro irregolare.

Della totalità degli impiegati nel settore agricolo, la metà è costituita da lavoratori stranieri. Anche in Lombardia, lo sfruttamento si rinnova: cooperative “senza terra“, appalti fittizi, contratti camuffati dietro codici ATECO falsi. I braccianti, in gran parte migranti, vengono reclutati in un sistema con paghe sotto i minimi contrattuali, orari massacranti, alloggi insalubri che però garantiscono anche a settori di eccellenza bassi costi di produzione e maggiori ricavi e competività. L'evento fa parte del Festival Abbracciamondo in collaborazione con il Comune di Malegno, CGIL Valle Camonica-Sebino e Fiom - CGIL Valle Camonica-Sebino.

La bolla del riarmo, conferenza pacifista di Duccio Facchini a Malegno

Il Comune di Malegno è sempre stato estremamente attento ai temi più attuali, quelli legati al rispetto dell’ambiente e al sociale. Una “mission” che il Comune oggi guidato da Matteo Furloni intende portare avanti anche con nuove iniziative, come la rassegna “Quelli che provano a cambiare il mondo”, che si è svolta tra venerdì 7 e sabato 8 novembre. La due giorni vuole ricordare anche l’ex sindaco Alessandro Domenighini, prematuramente scomparso. Ho seguito per due ore sabato mattina l’ultimo incontro con il dott. Duccio Facchini, giornalista e direttore di Altreconomia intitolato “La bolla del riarmo” che si proponeva di analizzare le conseguenze economiche, sociali e politiche della corsa agli armamenti. La sua esposizione è stata serrata, zeppa di dati e interpretazioni forti in cui si collegavano eventi anche molto lontati nel tempo e nello spazio per tessere i fili di una lettura complessiva che vedono nel riarmo italiano ed europeo solo un ulteriore capitolo. Nella prima parte Facchini ha subito chiarito la sua interpretazione di questo aumento della spesa militare: è una scelta voluta da poteri sovranazionali per investire e speculare con ingenti capitali; Non è nata pochi mesi fa, tanto è vero che la Leonardo e la Rheinmetal hanno firmato un accordo oltre un anno fa in previsione delle nuove commesse che stanno arrivando; che l'aumento delle spese militari viene fatto a discapito degli investimenti nella sanità e nelle tutele sociali. Con grande energia e dovizia di dati, in parte presi dai dossier della sua rivista Altreconomia ma anche dallo STOCKHOLM INTERNATIONAL PEACE RESEARCH INSTITUTE che studia e confronta tutte le spese militari a livello mondiale.
Ha quindi inquadrato il budget italiano di spesa militare: l'Italia è decima a livello mondiale ma è anche una produttrice ed esportatrice di armi, in particolare all'Egitto, all'Indonesia, al Kuwait ma anche ad Israele, Arabia Saudita. Le esportazioni di armi vengono autorizzate da governo, che deve poi renderne conto con una relazione, poco letta secondo il direttore di Altreconomia, secondo quanto previsto dalla legge 185/1990. (cliccando qui trovate cosa e quanto è stato venduto lo scorso anno da aziende italiane citati ma non mostrati dal relatore NDR). Nel 2024, le aziende italiane hanno esportato armamenti per un valore di 6,5 miliardi di euro, con un incremento del 35 per cento rispetto al 2023, anno in cui si era già registrata una crescita del 18 per cento sull’anno precedente. Oltre ai 6,5 miliardi, ci sono altri 1,2 miliardi di euro, relativi alla vendita delle cosiddette “licenze globali di progetto” o di “trasferimento”, che riguardano progetti congiunti con Paesi alleati. Non è l'anno record di vendite, che fu il 2014. Il maggiore acquirente 2024 è stata l'Indonesia, seguita da paesi Nato come Francia, Regno Unito, Germania), poi Nigeria, Emirati Arabi Uniti, Egitto, Macedonia, India. Troviamo anche l'Ucraina , undicesima. La principale voce di esportazione è stata quella degli aerei, con un valore pari a 1,27 miliardi di euro, seguiti dalle navi da guerra con 1,26 miliardi. Sotto il miliardo troviamo bombe, siluri, razzi e missili (825 milioni), apparecchiature elettroniche (697 milioni) e poi cannoni, armi da fuoco ecc.

Facchini ha criticato le narrazioni geopolitiche più diffuse che liquida come funzionali a giustificare i conflitti e la spesa militare in vista dei conflitti. Lui invece, insieme alla platea, si schiera convinto dalla parte dei pacifisti e sembrerebbe indicare un mondo senza armi ed eserciti, che rischia forse di essere utopico. Di certo la sua analisi sulle commesse militari ha dimostrato come quel mercato sia un prolungamento della politica e sia ambito e diviso da cordate di politici di tutti gli schieramenti. Ad esempio per smitizzare il presunto pacifismo del PD cita il governo Renzi che vendette armi all'Arabia Saudta usate in Yemen, la presenza di Minniti nella Leonardo. Il direttore di Altreconomia offre anche la sua lettura del disinteresse dilagante e del non voto di molti cittadini italiani: dato che molti, a causa dei tagli allo stato sociale e della difficile congiuntura economica, sono ridotti ai margini della società e non possono quindi godere a pieno dei loro diritti, come la Costituzione prevederebbe con interventi pratici, non credono più alla classe politica e si chiudono nelle loro vite. Una lettura forse troppo frettolosa ma che meriterebbe una approfondita e schietta indagine. Per concludere Facchini segnala l'ingresso del fondo di investimento americano Blackrock nella Leonardo e l'impennata del valore azionario dell'ultimo anno. Sottolinea come questi segnali siano un chiaro sintomo di una nuova bolla speculativa che si sta spostando dall'intelligenza artificiale e new economy verso il mercato degli armamenti, rafforzando così l'influenza della lobby delle armi a livello mondiale.

martedì 11 novembre 2025

Cerimonia di chiusura del tempio di Minerva e dell'altare preistorico a Breno

Breno – Si è tenuta ieri pomeriggio la cerimonia di copertura dell'altare preistorico all'interno del Parco Archeologico del Santuario di Minerva alla presenza dei rappresentanti di amministratori locali e di un piccolo pubblico di curiosi. L'iniziativa è stata promossa dal 2021 dalla cooperativa sociale K-Pax con il preciso intento di unire realtà vicine ma a volte conflittuali. Infatti fin da allora vengono invitati sia i rappresentanti del Comune di Breno che quelli di Cividate e Malegno, che sappiamo essere di orientamento differente.

A scandire la cerimonia c'era la responsabile del parco dott.ssa Serena Solano. E' stato anche affidato un albero di cachi proveniente da Nagasaki: nel 1945 un albero di cachi sopravvisse miracolosamente al bombardamento atomico. Alcuni anni dopo nacque il progetto Kaki Tree Nagasaki per regalare in tutto il mondo le pianticelle di "seconda generazione di quella pianta madre. Questo collegamento si fa più attuale ora, a pochi giorni dal rifornimento della base bresciana di Ghedi ad opera degli Statunitensi con le nuove bombe B61/12.

Proprio sul tema del riarmo si è tenuta sabato a Malegno una lunga e documentata conferenza di Duccio Facchini, direttore della rivista Altreconomia, organizzata da”Quelli che provano a cambiare il mondo” col patrocinio del Comune. Il giornalista ha condiviso le sue ricerche sul gigante nazionale del settore Armamenti Leonardo e del suo accordo con la Rheinmetal tedesca di un anno fa. Attraverso l'analisi degli investitori e dei membri del CdA ha lanciato l'allarme sulla scarsa trasparenza degli appalti e su una possibile bolla speculativa internazionale legata al riarmo europeo.

sabato 8 novembre 2025

La cultura della Montagna premiata oggi a Palazzo Marino

Milano - Stamattina a Palazzo Marino si terrà la cerimonia di premiazione della XVII edizione del Premio Marcello Meroni, riconoscimento dedicato a chi, in ambito montano, rappresenta un esempio positivo di dedizione, responsabilità e valore civile. Tra i premiati il bresciano Claudio Gasparotti, architetto e uomo di montagna, in prima linea per la tutela del Parco dell’Adamello ed esempio di come la passione civile possa diventare azione concreta. Già Presidente del Centro Camuno Studi Preistorici e da anni collaboratore di UNIMONT, l'Università della Montagna di Edolo con cui ha dato vita alla rassegna racCONTA LA MONTAGNA.

Il premio è stato istituito a ricordo di Marcello Meroni, astrofisico ed alpinista deceduto per malattia nel 2008. Il Premio è promosso dai famigliari di Marcello e da varie realtà del Club Alpino Italiano, sezione Società Escursionistica Milanese, dell’Università statale di Milano e dell’Unimont, col patrocinio del Comune di Milano. Ci sono premi dedicati ad Ambiente, Cultura, Alpinismo, Solidarietà. Durante la mattinata, condotta da Luca Calvi verranno presentati tutti vincitori: Giovanni Baccolo, scienziato, docente e ricercatore dei ghiacciai, e dei climi alpini; Massimo Garavaglia, senatore milanese; Paolo Rossi, regista e fotografo ligure di animali selvatici; Maria Chiara Pesenti, insegnante universitaria bergamasca, e Miriam Rubeis, scrittrice cuneese.

Il premio Solidarietà è stato assegnato all'ingegnere valtellinese Walter Fumasoni, fondatore e presidente di Dappertutto Odv, un’organizzazione di volontariato che si occupa di accompagnare in montagna persone con varie disabilità o difficoltà fisiche. Precedentemente, nel 2009, Fumasoni ha fondato Tecnici Senza Barriere, associazione di professionisti volontari che offre un concreto aiuto ai disabili e alle loro famiglie nell’abbattimento delle barriere architettoniche nelle loro abitazioni e nel contesto urbano che frequentano.

venerdì 7 novembre 2025

L'associazione Tapioca di Darfo ha una nuova presidentessa: è Cinzia Arzù

Fondata nel 1995 l'associazione Tapioca si dedica con determinazione al commercio equo e solidale. Sono quindi 30 anni che questa realtà nata a Darfo col fondamentale apporto di tanti volontari, ma anche tre dipendenti, diffonde attraverso i prodotti ma anche gli eventi e le campagne di sensibilizzazione le realtà dei produttori del sud del mondo, aprendosi all'associazione Libera dalle mafie e anche ai membri del Biodistretto di Valcamonica. Il direttivo ha eletto martedì sera all'incarico quinquennale Cinzia Arzù ,che è stata una delle socie fondatrici della Bottega e prima presidentessa nel 1995-99.
Una scelta di continuità e una garanzia che la crescita di Tapioca continuerà: i prodotti equo solidali infatti sono presenti sia nella sede di Darfo in via Cappellini, che a Edolo e Borno. La gamma spazia dal cibo biologico, caffè etiope, zucchero dal Paraguay, abbigliamento dall'India, bigiotteria dalla Cambogia ma anche prodotti da cooperative su terreni confiscati alla mafia. Ogni produttore porta con sè una storia spesso dolorosa di lotta contro l'emarginazione e la violenza che viene trasmessa al cliente che acquista. Un angolo è dedicato al miele, farine, liquori bio camuni.
Dalla Cisgiordania palestinese arrivano gli squisiti datteri medjul, il cous cous, il sapone secco artigianale all'olio di oliva e per sostenere gli aiuti umanitari a Gaza ci sono magliette e la Gaza-cola. Un impegno senza remore dalla parte dei più deboli nel mondo e in Italia con le produzioni dei carcerati di Genova. Cinzia Anzù spera di poter spostare la bottega madre di Darfo in un ambiente ancora più ampio e accogliente per offrire ai visitatori e amici una vera e propria esperienza di profumi, sapori e calorosa umanità. Già ora Tapioca accoglie riunioni di altre realtà e le visite della Cooperativa Azzurra. Per Natale ci sono Calendari dell'Avvento in cioccolato bio, caldi guanti e berretti e i vivaci presepi peruviani.

giovedì 6 novembre 2025

Il Mico Cosmo Festival tornerà l'anno prossimo in Valcamonica

MicoCosmo Festival: dopo la seconda edizione a fine settembre si pensa alla terza

Capo di Ponte – Al Graffiti Park si è svolto dal 24 al 28 settembre , il secondo MicoCosmo Festival dedicato al mondo affascinante e futuribile dei funghi. Non è stata la solita rassegna micologica ma il Festival, nato lo scorso anno per iniziativa di un gruppo di giovani studenti e ricercatori dell'Italia settentrionale, si è posto subito come punto di raccordo tra appassionati come il circolo Carini di Brescia, studiosi dell'Università di Pavia e Bologna e aziende del nascente settore di coltivazione, trasformazione e biomateriali micologici. Il programma completo lo trovate su Micososmofestival.net: vi renderete conto di cosa hanno saputo smuovere questio giovani.

Cinque giornate cariche di opportunità, rigorosamente ad offerta libera per non penalizzare nessuno, che hanno incluso: passeggiate con guida micologica, incontri con ricercatori universitari, presentazione di aziende innovative nei settori dell'alimentazione, agricoltura, benessere, medicina, biomateriali che basano la loro competitività e innovazione proprio su varietà di funghi. Sotto le ampie tettoie del Graffiti park, hanno preso vita sale di esposizione, aule per conferenze, spazi di vendita aziendali, bar e un piccolo ristorante informale dove prodotti naturali e funghi si possono gustare dalla mattina alle 8 fino alla sera con concerti live.

La portavoce del Festival Chiara Di Giovambattista si dichiara molto soddisfatta e certa di aver creato in Italia un evento senza paragoni per la capacità di aggregare e far dialogare, fecondandosi a vicenda, il mondo accademico, quello degli appassionati e delle aziende innovative. L'associazione MicoCosmo ha appena vinto un bando della Comunità Montana per creare altri eventi tematici in Valcamonica. Tra la miriade di contributi passati in cartellone mi sento di segnalare la conferenza Mush2biom di Chiara Dognini sui biomateriali costruiti con i funghi, quella di Paola Bonfante sul Microbiota dei funghi e la relazione dell'azienda Novobiom sulla Rigenerazione di suoli inquinati e scarti industriali coi miceli. Come vedete la prospettiva è ampia e giarda al futuro!