Tra raccogliere il consenso e cavalcare il dissenso scelgo di dare senso alle mie azioni, con responsabilità e in piena trasparenza. Per anni ho scelto di ritirarmi nella marginalità, di vivere con poco senza sentirmi un povero o un emarginato. L'ho fatto perchè non sono d'accordo con il modo dominante di far funzionare le nostre società umane, non concordo con l'antropocentrismo spinto che devasta l'intero pianeta, non condivido l'ansia di guadagno e la visione materialista che ha preso il comando per portarci allegramente e disperatamente all'autodistruzione.
In questo 2013 molti fili hanno cominciato a ritessere attorno a me rapporti sociali, economici, colloqui con enti e rappresentanti di partiti politici, il sistema sanitario nazionale, Equitalia e altri. Ma soprattutto sono diventato padre e ora mi sento molto più responsabile di quello che lascerò a mio figlio. Penso all'eredità materiale ma anche sociale e spirituale. Ovvero in quale società vivrà, quanta acqua, aria, boschi e campi potrà percorrere? Su quali valori ed esempi di vita potrà forgiare la sua? Per chi come me persegue una visione ampia e multidimensionale le risposte sono necessariamente complesse.
Innanzitutto partiamo dai modi con cui dimostrare il proprio dissenso. Nei giorni d'avvio del movimento dei Forconi mi sono impegnato con altri dell'associazione Amico Giardiniere, a ripulire il canal Vena a Chioggia Marina. Giocosamente il motto era "arpioni e non forconi". Credo nell'azione diretta, nei fatti che seguono le parole, nei gruppi di persone che si raccolgono per trovare modi di rendere migliore il posto in cui vivono. Credo nell'azione locale che matura da una visione globale. Credo nella libera ricerca in ogni campo, nel rispetto di ogni forma di coscienza.
Il 2014 è l'anno della mia rinuncia alla marginalità e dell'impegno a dimostrare anche nel lavoro e nell'organizzazione che ciò in cui credo si può realizzare qui ed ora. Ricomincerò a lavorare come giardiniere a tempo pieno col garden Primula Gialla di Mestre (vi serve un giardiniere? tra Venezia Mestre e Treviso o dovunque siate disponibili a pagarmi la trasferta? Eccomi qua: chiamatemi al 328 7021253) e scrittore, geomante, formatore part time. Sto preparando un nuovo libro, dopo La Forma dell'Acqua: è un'intervista a Enrico Ciampoli che da decenni esplora le reminiscenze, memorie che ognuno conserva in sè ma che non sono "sue".
PS: io credo negli Gnomi! (e non solo...)
bellissimo....
RispondiEliminaThank you for this
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