Il Sole osservò stupito e capì che la Mare desiderava finalmente creare qualcosa di bello invece di stare chiusa in se stessa. Allora mandò i suoi raggi nel mantello acquoso e la Mare modellò ogni raggio in batteri, alghe verdi, coralli e granchi. La Mare era piena d'amore per ogni nuova creazione che nasceva dalle sue acque con l'aiuto del Sole. La Luna suggerì che nascessero creature che potessero veleggiare nell'acqua e così nacquero i pesci che respirano e volano nell'acqua. La Mare gioiva mentre li abbracciava e veniva respirata e mossa dalle pinne dei suoi figli. Intanto alcuni raggi di Sole che rimbalzavano sulle acque diedero vita ai Venti che si muovevano tutto intorno e agitavano la Mare portandola verso l'alto quasi a toccare la cara vecchia Luna in certe notti.
Passarono molti e molti anni e la Mare aveva popolato l'oceano ma ancora il suo desiderio di creare non si era esaurito e chiese consiglio alla saggia Luna. “Genera una figlia fatta di terra e falla emergere così che, con l'aiuto dei tuoi figli marini e del Sole, tu possa popolarla di altre forme di vita ancora”. La Mare allora si scosse, sussultò e spinse: si ruppero le acque e una grande massa di fondi oceanici scaturirono dalle profondità. Era nata Pangea! La Mare la avvolse amorevole e chiese aiuto al Sole per portare le sue acque sulle terre emerse: il Sole parlò con i Venti suoi figli che cominciarono a raccogliere il vapore dalle acque e radunarlo in nuvole che come greggi spostavano per il cielo e poi mungevano per far piovere.
Quell'acqua era così leggera e sottile che aveva un gusto tutto diverso: era dolce e non aveva più il gusto delle lacrime da cui era nata la Mare. Così si svilupparono laghi e pozze: Pangea di godette la pioggia e poi imparò a distillarla nel suo ventre, in grotte e cunicoli, in modo da farla affiorare qua e là: nacquero le sorgenti e l'acqua si mise a scorrere modellando gli antichi fondi d'oceano e dando forma ai fiumi. La Mare assaggiò le loro acque e restò stupita dei nuovi sapori che trasportavano. Tramite i Fiumi mandò alghe, granchi e pesci verso Pangea. Pangea, i Venti e il Sole aiutarono poi questi figli a respirare aria invece di acqua e a non scottarsi alla luce intensa ma usarla come fonte di energia: nacquero le piante che resero verde Pangea. E dalle acque uscirono anche granchi e pesci che diedero vita a anfibi e rettili che sapevano strisciare e camminare e correre e saltare! Pangea gioiva mentre i suoi figli crescevano e si moltiplicavano.
Dopo molti anni Pangea cominciò a desiderare di ospitare ancora più forme di vita. Chiese consiglio alla Mare e insieme decisero di dare vita a terre molto diverse, calde e fredde, alte e basse. Pangea cominciò a dividere le sue terre che cominciarono a scivolare sulle acque con terremoti e sbuffi. Veleggiarono per anni e anni di pochi centimetri alla volta e diedero origine alle figlie di Pangea: la grande Eurasia, la calda Africa, le gemelle Americhe, la fredda Anartide, la misteriosa Australia che a loro volta generarono altre figlie isole. Con l'aiuto della Mare, del Sole e dei Venti ci si mise all'opera per popolare tutte queste diverse terre. Ma la Mare e Pangea ancora non erano soddisfatte: desideravano vedere le loro creature arrivare a staccarsi da loro per veleggiare nel cielo. I Venti acconsentirono e si misero all'opera sotto lo sguardo stupito della Luna e del Sole: nacquero gli uccelli!
Ma la cosa che stupì più di tutto è che oltre a volare nel cielo, come i pesci nuotano della Mare, questi nuovi figli ruppero il silenzio! Il silenzio aveva regnato per secoli, rotto solo da tremiti della terre, scrosci d'acque, eruzioni, fruscio del vento. I Venti invece insegnarono agli Uccelli come usare la loro aria per dare vita a numerosissimi suoni diversi: una grandiosa melodia di fischi e gorgheggi salì al Sole. La Mare desiderò che quei canti arrivassero anche nelle sue profondità e così Pangea e la saggia Luna formarono Delfini e Balene che, pur respirando aria e cantando, potessero immergersi e percorrere la Mare per allietarla col loro canto. Si commosse la Mare per questa gioiosa vita che prosperava e cantava ovunque e fece scaturire un'ondata di gioia e il primo raggio di luce terrestre da quando si era chiusa in sé: quel raggio di luce verde si diffuse lentamente in tutta la tranquilla Galassia di Perseo incuriosendo tutte le stelle vicine con la sua musica mai sentita di trilli, richiami e melodie si uccelli, delfini e balene.
BUONE NOTE
Questa storia è uno dei tanti regali che ho ricevuto nel viaggio a risalire la Brenta "la forma dell'acqua". Le foto della battigia le ho scattate sul lungo mare di Sottomarina dopo il vento di tempesta del febbraio 2012. La statua della donna che guarda il mare con la figlia è al porto di Rimini.
Che meraviglia, mi ha commossa questo tuo racconto. Ti chiedo il permesso di pubblicarlo sul mio forum, citando ovviamente la fonte. Il forum è www.cittadiluce.net. Mi piacerebbe molto. Shanti
RispondiEliminagrazie. permesso accordato e bendetto.
RispondiEliminabuona evoluzione!
Grazie, sei molto gentile. Ricambio l'augurio. :)
EliminaBella!
RispondiEliminaUn salutone da Chioggia ;)
giulia
ciao conterranea! grazie, anch'io vivo a chioggia da dicembre!
RispondiEliminafrancisco