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domenica 5 ottobre 2025

I frati francescani lasciano Bienno

Non era un eremo, nè una casa di spiritualità ma un luogo per la formazione permanente dei frati, fatto per ospitare massimo tre/quattro persone. I tre frati minori francescani hanno già in parte lasciato la Valle anche se l'addio definitivo era fissato per domenica 21 settembre, nella tradizionale messa delle 7.30. Erano arrivati nel 2021 dopo la chiusura del convento di clausura delle suore clarisse che avevano fortemente voluto l'edificazione di questa bellissima struttura di proprietà della Diocesi di Brescia, magistralmente inserita nel paesaggio circostante con pietra, legno e luminose vetrate, il chiostro e l'ampio giardino che rischiano di restare ora deserti.

La Provincia del Nord Italia dei Frati Minori ha deciso la chiusura di varie piccole fraternità dopo il capitolo primaverile e la notizia ha dato un po' di amarezza tra i fedeli, sorpresi dalla decisione. Il calo delle vocazioni ha spinto la Provincia a questa difficile scelta e anche altre 2 piccole fraternità sono state chiuse. Con sereno spirito di collaborazione di frati si erano fatti benvolere dalle comunità vicine e avevano portato con semplicità e letizia il messaggio evangelico.

Il convento originario era stato fondato su indicazione dello stesso S.Antonio da Padova nel 1230, nel sito dove ora sorge l'Eremo SS. Pietro e Paolo. La secolare presenza francescana a Bienno è attestata dal ciclo di affreschi quattrocenteschi sulla vita del Serafico Padre nella centrale chiesa di S.Maria e nella forte presenza del rinnovamento di S.Bernardino. Da ultimo il biennese padre Giacomo Panteghini aveva diretto, fino al trapasso del 1999, Il Messaggero di S.Antonio. Resta ora in Valcamonica la forte presenza dei Francescani Cappuccini all'Annunziata di Pianborno e a Lovere, insieme alle Clarisse.

Francisco Panteghini

(Valcamonica 2000: 2000 caratteri, spazi inclusi, sui fatti della Valle più bella delle Alpi)

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