Un amico che mi legge si lamenta che tiro fuori il Cristo a ogni piè sospinto. Forse proietta su di me un po' di suoi fantasmi in tonaca nera. Non ha ancora distinto tra interpretazione e sistema di potere cattolico e messaggio liberatorio di Gesù Cristo. Di certo la mia vita degli ultimi anni si è incentrata sulla Ricerca (la Quest, la Cerca del Graal) interiore. Essendo nato in una cultura cristiana (madre trentina, padre camuno) mi sono messo a lavorare sulla tradizione spirituale che conoscevo meglio e cerco di capire il percorso che ha fatto Gesù di Nazareth. Come ha fatto a entrare in contatto con Cristo e da lì a lavorare in comunione col “Padre” (e chi è questo?) per portare avanti il progetto evolutivo dell'intero genoma umano, superando la morte. Da bambino sono stato cattolico, da adolescente animatore dell'Azione Cattolica, poi giovane dubbioso, universitario agnostico e indifferente, en passant anarchico criticapreti e ancora iniziato di una corrente mistica cristiana. Infine libero ricercatore, un po' gnostico ma irresistibilmente panteista. Ho trovato nello sciamanesimo la mia strada di ricerca. Vi ho confuso abbastanza? Con le parole si fa presto a fare confusione.
Cerco di raccontarvi un po' tutti i passaggi della mia Ricerca perché se no vi sembro un nettuniano. Quello che vi scrivo oggi è ovviamente provvisorio perchè l'espansione della coscienza porta a continui cortocircuiti la mente razionale e devo resettare e riprogrammare il mio “sistema operativo” di continuo. Questi sono giorni di Grazia perchè le intuizioni abbondano e discutendo con mia madre ho esclamato, sorpreso di me stesso: “Cristo non è una persona, è uno stato di coscienza!”. Questo concetto mi è sembrato più chiaro in altre tradizioni, prima fra tutte quella buddista. Si racconta infatti che il principe Siddharta abbia intrapreso una profonda ricerca interiore a costo di sacrificare ogni bene e affetto. Ebbe successo, raggiungendo l'Illuminazione e lo stato di Budda, che non è un nome proprio di persona ma appunto uno stato di coscienza. Tutti i suoi seguaci aspirano a conseguire quello stato di consapevolezza, la buddità. Azzardo una traduzione energetica di buddità come apertura del sesto chakra, ovvero il terzo occhio: quiete totale, consapevolezza completa e libertà di scelta rispetto al processo di evoluzione successiva. Diventa certezza e comprensione la nostra natura eterna che affronta una serie di passaggi nella carne per fare esperienze. Dunque l'identificazione con il mio nome e cognome di oggi si smorza, capisco che il panorama è ben più ampio.
Allo stesso modo Gesù di Nazareth raggiunse e manifestò lo stato di coscienza cristica, cioè la sintonizzazione completa con le energie più evolute del nostro cosmo terrestre, il livello del "Dio onnisciente". Non se fu il primo ad arrivare a questa consapevolezza, ma di certo lo fece pubblicamente e non voleva rimanere l'unico. Infatti incitava i suoi discepoli a fare cose ancora più ammirevoli di quelle che faceva lui, non voleva essere adorato ma capito! Disse che era finito il tempo delle religioni e dei riti perchè ciascuno avrebbe potuto proseguire la sua Ricerca in Spirito e Verità nel suo cuore (discorso alla samaritana), sviluppando la sua propria individualità. Questo stato di coscienza potrebbe corrispondere con l'apertura del settimo chakra.
E chi è il Padre che invoca continuamente? Uno stato di coscienza ancora superiore? Uno stato di coscienza cristica del sistema solare o forse universale e non solo limitata al piccolo pianeta Terra. Quello che si scopre indagando la spiritualità è che l'evoluzione continua sempre. Gesù-Cristo (Gesù in perfetto stato di coscienza cristica) era riuscito a conservare la piena consapevolezza attraverso la soglia della morte ed era riuscito a costituire un corpo energetico allo stesso tempo "spirituale" ma capace di agire nel "fisico" (può mangiare ed essere toccato, ma passa attraverso le porte se vuole). Questa sì che è evoluzione genetica: poter modulare la propria energia per variare frequenza, ha ben capito la fisica quantistica e controlla la materia! Ma il suo lavoro continua: deve “salire al Padre” a preparare un posto per i suoi amici nei cieli, forse nella dimensione energetica sottile (eterica) della Terra. Questo stadio potrebbe corrispondere con la piena attivazione dell'ottavo chakra, posto al di sopra della testa nel corpo eterico di ogni persona.
Oggi questo Gesù-Cristo ha completato questo lavoro eterico e sta chiamando i suoi amici, cioè tutti quelli che desiderano partecipare a un progetto evolutivo dell'umanità. Parla tramite gli alberi, i monti, i venti. E' il cuore dell'Umanità, l'energia creativa e positiva che si manifesta in tutte le tradizioni e religioni con nomi diversi per stimolare l'evoluzione umana verso l'uso del nostro potere creativo consapevole. Il sensibile Marko Pogacnick lo presenta fuso con il Dio Pan, cioè a dire che è diventato lo Spirito della Terra. Cosa vuole da noi questo essere? Chiede a tutti di portare avanti il proprio percorso evolutivo, emanciparsi da paure, dipendenze, superbia e aprire il cuore, capire cos'è l'Amore e come si usa per trasformare la propria vita in un'opera d'arte sublime pervasa di Bellezza e tensione alla Verità. Chiama con forza perchè ogni evoluzione ha dei passaggi indispensabili, certo flessibili ma non cancellabili. E' ora che una parte consistente dell'Umanità apra il cuore e cominci una radicale trasformazione dell'intera civiltà attuale. Ci sono altri esseri che devono sviluppare lo stato di coscienza che noi ci stiamo faticosamente lasciando alle spalle. Se noi non evolviamo e magari sfasciamo pure questo bel pianetino blu impediamo l'evoluzione di altri che ci seguono. E' una grossa responsabilità: non siamo autonomi al punto da poterci “autodistruggere in pace”, che è una contraddizione in sé ovviamente.
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