Translate

giovedì 23 aprile 2020

Ars Rotatoriae: parte III. Aiuole a bassa manutenzione

Come evitare di far lievitare i costi di gestione delle rotatorie? Come ridurre al minimo i pericoli in caso di incidenti? Come togliere la visuale frontale e concentrare l'attenzione dell'automobilista sulla corsia d'ingresso? (leggi l'articolo precedente sulla normativa stradale) La risposta più razionale che ho visto è quella di trattare le rotatorie come aiuole a bassa manutenzione. Il che implica la totale rinuncia al prato da un lato e alle alberature dall'altro. Niente prato = niente taglio erba periodico con relativi pericoli di cantiere e costi. Questa soluzione mi è sempre sembrata la più razionale e desiderabile e così, fresco di studi ed entusiasmo, provai (nel 2008 credo) con la progettista Maddalena Pizzo a proporre la progressiva conversione delle rotatorie trevigiane da prato ad aiuole. La proposta non superò il vaglio del tecnico che gestiva la manutenzione, pur consapevole degli alti costi annuali degli sfalci. Costruire rotatorie-aiuole ben progettate riduce il numero di interventi necessari, a patto di non rimpiazzare continuamente piante inseguendo le fioriture di stagione. Un'altra strategia è quella di intepretare la rotatoria solo come uno spazio architettonico o monumentale usando teli di grossa grammatura e inerti per creare spazi inospitali alla vegetazione ma permeabili all'acqua. Per le piccole rotatorie si arriva anche a cementare tutto, scelta che deploro. Progettare una aiuola a bassa manutenzione non è un lavoro facile: richiede il rispetto di molti limiti alla fantasia del progettista e del politico che spesso vedono la realizzazione di un sontuoso "arredo verde" in città una medaglia da appuntare alla giacca.
Il progetto soprastante è tratto dallo studio per rinnovare una rotatoria a Loreto (AN). Mi è sembrato un utile esempio di come alcuni progettisti sprechino il loro talento e non capiscano che le rotatorie non possono in alcun modo come un giardino, sia per il tipo di fruizione che di gestione futura. Chiariamo alcuni principi fondanti della progettazione a bassa manutenzione. Primo: evitare assolutamente la coesistenza tra prato e aiuola, tutto lo spazio disponibile deve essere gestione come una sola e unica aiuola, gestendo eventualmente nelle rotatorie più ampie aree progressive con aumento dell'altezza delle piante scelte. Secondo: scegliere piante rustiche, ben adattate al clima locale o autoctone.
Terzo: inserire una abbondante pacciamatura che, pur consimandosi nel tempo, blocchi la nascita di vegetazione pioniera fino a quando le piante inserite non occupino tutti gli spazi disponibili rendendo arduo l'ingresso di altra vegetazione. Quarto: progettare in armonia col paesaggio naturale circostante. Quinto: evitare di distrarre l'automobilista con scenografiche disposizioni, piante esotiche ecc. Sono convinto che la diffusa richiesta di gestire come spazio verde importante quello stradale rivela il crescente bisogno di verde nelle nostre città inquinate e trafficate, dove si passa molto tempo in auto e quello che si vede dall'auto diventa un'esperienza condivisa dell'essere cittadini di una certa città.
Le ultime due immagini e la successiva documentano una semplice ma coerente aiuola a bassa manutenzione realizzata a Dogana (San Marino). Il centro della rotatoria è stato separato nettamente dalla parte carrabile e piantato a rose paesaggistiche, che non necessitano di potatura e sono molto resistenti alle tipiche malattie delle rose. Un telo plastico anti alga ha fatto da base per la pacciamatura e un buono strato di lapillo ha completato il tutto. Attorno gli altri spazi verdi di ritaglio sono stati tutti piantumati con arbusti grandi e piccoli a fasce scalari d'altezza sempre con lo stesso sistema di pacciamatura.
Il nostro viaggio nell'Ars Rotatoriae non si conclude qui. Vorrei aggiungere e sviluppare nel prossimo contributo il valore ecologico che può avere tutto il verde stradale, rotatorie incluse e come il riconocimento di questo valore possa cambiare completamente la loro progettazione (clicca per leggere l'articolo successivo).

Nessun commento:

Posta un commento