Nel giugno scorso ho ricominciato a giocare a rugby, contro la mia volontà. Mai avrei pensato di mettermi a correre dietro una palla e affrontare la fatica e la lotta per portarla oltre la linea, in meta. Colpa dei Putei Veci di Mestre che mi hanno sedotto con la forza della loro amicizia, con l'ardimento del loro progetto di prendere in gestione un vecchio impianto privato dedicato alle palle rotonde per trasformarlo in un tempio del rugby, il Ghesbury Park della Gazzera. E' stata un'esperienza intensa che m'ha fatto capire molto meglio le potenzialità educative del rugby fatto con la giusta dose di agonismo, amicizia e divertimento. Mi ha dimostrato cosa può fare la forza di un gruppo dentro e fuori dal campo. Mi ha perfino fatto apprezzare un boccale di birra, reso buono dalla compagnia per me che sono astemio. Ora una forza più grande ancora mi ha portato nell'acqua verso una figlia del fiume che tiene le redini del mio cuore, molte leghe a sud. Di ricominicare a giocare con altri club locali non ci penso: resto ancora uno dei Putei Veci.
Nel titolo del post riprendo il titolo di una bella avventura: amici rugbisti e scrittori in erba hanno portato lo Spirito del Rugby in parole (li trovate su facebook, indirizzo in nota 1). Il club rugbista è oggi uno dei pochi luoghi dedicati agli Uomini, un po' guerrieri e un po' padri di famiglia. Credo che ci sia molto bisogno che gli Uomini si incontrino, come una volta si incontravano gli uomini liberi delle popolazioni germaniche. Un uomo, una spada: questa era la condizione per appartenere alla comunità come uomo libero, altrimenti servo o schiavo. Ma è nel gruppo che l'Uomo trova il suo posto e aumenta la sua forza grazie al sostegno dei suoi compagni. Il posto in club te lo devi guadagnare, sia con lo sforzo in campo che con la partecipazione al terzo tempo, il sacro completamento dei primi due, combattuti e ribattuti durante la partita. Alla fine della partita, quando il Signore Arbitro decreta la Fine dei Tempi, ci si incontra tutti al centro, ci si chiarisce e ci si rappacifica. E di più: si rende onore all'Avversario, perché è chiaro che i nemici non esistono. L'Avversario è quell’energia che ti permette di tirare fuori il meglio da te e dall'Intento su cui hai costruito il gruppo. Così comincia la celebrazione del Terzo Tempo: festa di condivisione, cibo, bevande e magari anche un maiale arrostito (non ho detto Cinghiale per non offendere un “clan” nostro amico).
Sinceramente non so se questo mondo che vediamo in 3D si possa salvare. Studio e sperimento tante cose perché il mio cuore urla a vedere la terra isterilita e denigrata, lei che dona vita ai nostri corpi e f da scenario alle nostre avventure in questo viaggio terreno. Queste pratiche mi hanno reso più sensibile e certe cose comincio a sentirle a fiuto. E così ho capito che molti di quelli che stanno provando a salvare questa benedetta Terra amano o praticano il rugby. Perché? Perché questi sono eredi di quella cavalleria cortese che non era affettata maniera di corte ma sincero impulso di cuore per un maschile che riconosce la sua funzione di Proteggere e Servire il femminile, guidandolo quando necessario fuori dai momenti bui, tagliando con la spada dell'azione certe lungaggini del femminile che vorrebbe arrotolarsi su se stesso (2). Quando parlo e onoro lo Spirito del Rugby non penso ai professionisti, perché non credo nel fare una professione di ciò che si ama. Parlo degli amatori, di quelli che magari cominciano a giocare a trent'anni suonati e si rimettono in gioco, eterni Putei (cioè bambini, in Veneto) ma consapevoli e quindi Veci (vecchi). Chiudo con un desiderio: mi piacerebbe partecipare a tornei di Hobbit rugby, a piedi nudi su un campo irregolare e pieno di cespugli, il marcatore beve una pinta alla salute e avanti. Se qualcuno lo organizza ecco il primo iscritto! Magari ci vediamo il 13 Maggio a capire cosa succede in Val di Susa... (3)
Buone note
1 – il rugby salverà il mondo lo trovi su https://www.facebook.com/pages/Il-rugby-salver%C3%A0-il-mondo/122753131865
2 – potrebbe piacerti questo racconto su ruoli maschili e femminili : http://amarelaterra.blogspot.it/2011/07/le-figlie-della-luna-e-gli-amici-delle.html
3 – 13 maggio incontro a Venaus per capire cosa succede con la Tav in Val di Susa, info su https://www.facebook.com/events/291592344244746/
ed infine i Putei Veci li trovi ogni lunedì, mercoledì e venerdì in via Forte Gazzera 1, Venezia-Mestre, cercano sempre giocatori e amici!
il sito dei putei veci è: http://www.puteivecirugby.it/
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