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lunedì 29 dicembre 2025

Un altro sversamento di gasolio nella laguna di Chioggia

Ancora sversamenti in laguna: Amico Giardiniere associazione promozione sociale interviene

A 9 mesi dalla chiazza che ha lodato il Lusenzo e dopo 2 mesi dalla conferenza Giunta contro Natura, organizzata da Amico Giardiniere con Verde Europa, ecco una nuova dispersione di gasolio nella laguna di Chioggia. Ancora una volta le autorità restano a guardare e a farsi i selfie dalla riva. Infatti gli interventi sono stati anche questa volta inefficaci. A 3 giorni di distanza dall'allarme ieri i nostri volontari hanno individuato e soccorso 4 svassi immersi nel gasolio, 1 morto. L'ornitologo Pietro Scarpa ha coordinato l'azione e mobilitato il centro recupero fauna selvatica. Ancora una volta, come abbiamo denunciato due mesi fa, le procedure di contenimento ma soprattutto di aspirazione del gasolio disperso sono quasi nulle, giusto il necessario per potersi fare una fotografia col nostro caro signor sindaco. Ma dov'è finita l'assessore all'ambiente? Secondo farebbe bene a restituire la delega, tanto non segue nessun tema ambientale e lavora solo per mantenere la sua traballante reputazione quando viene presa in causa dai mezzi di informazione. Nella conferenza Giunta contro Natura abbiamo dimostrato come le procedure adottate al Porto di Marghera e nella città di Venezia in caso di fuoriuscita di carburanti o di dispersione di immondizia in acqua, messe in atto rispettivamente dalla guardia di fuochi e dalla Capitaneria di Porto, siano completamente diverse e migliori di quelle in uso nella nostra città che è tutta un porto! Perché oggi a nove mesi dal disastro di marzo ancora non è stata migliorata la catena dell'allarme e dell'intervento?

Il sindaco ha ringraziato La Darsena Mosella per aver prestato le panne per arginare una macchia di gasolio e anche noi possiamo anche ringraziare: ma vorremmo che gli enti preposti non dovessero ricorrere alla generosità dei privati per fare il loro dovere. Se qui a Chioggia queste capacità non ci sono il sindaco dovrebbe telefonare a Venezia e umilmente chiedere che ci mandino qualche tecnico e tutta l'attrezzatura necessaria. Non è sufficiente arginare con le panne perché, se il gasolio non viene aspirato, filtra attraverso e si disperde ulteriormente. Infine speriamo che questa volta vengano fatte davvero le indagini e che non si arenino come a marzo, tanto da non diffondere i risultati delle analisi ARPAV che il signor sindaco ben conosceva ma si è guardato bene dal pubblicare integralmente come invece abbiamo fatto noi durante la conferenza. Abbiamo la netta impressione che quando i danni ambientali li fa qualcuno di un certo settore produttivo della città non si arrivi mai a capo di nulla.

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