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giovedì 26 giugno 2025

VITTORIA GIUDIZIARIA DEL PROF. PANTEGHINI: IL FISI DIFENDE LA LIBERTÀ E LA DIGNITÀ DEI LAVORATORI

COMUNICATO STAMPA DEL SINDACATO FISI SULLA MIA VICENDA GIUDIZIARIA

Il sindacato FISI esprime piena soddisfazione per l’esito favorevole del ricorso presentato dal prof. Francisco Panteghini, nostro iscritto, che ha visto riconosciuta dal Giudice del Lavoro l’infondatezza dei provvedimenti disciplinari a lui inflitti dall’Istituto “Cestari Righi”.

La sentenza, pronunciata dopo cinque udienze e la verifica di numerose prove , ha disposto l’annullamento di tutti i provvedimenti disciplinari e ha condannato l’Ufficio Scolastico Regionale alla rifusione delle spese legali. Il giudizio ha confermato che l’azione disciplinare contro il prof. Panteghini rappresentava una vera e propria strategia ritorsiva, attivata in seguito alle sue numerose e documentate segnalazioni relative a carenze organizzative e pratiche irregolari presenti nell’istituto.

Questa vittoria non è solo un risarcimento personale per il prof. Panteghini, ma un segnale forte a difesa dei diritti, della trasparenza e della libertà di espressione all’interno della scuola pubblica. FISI ha sostenuto sin dall’inizio questa battaglia legale come un doveroso atto di giustizia e continuerà a garantire supporto a tutti quei lavoratori che non intendono piegarsi al silenzio e all’omertà.

Tuttavia, dobbiamo denunciare come il clima interno all’Istituto non sia cambiato: permangono atteggiamenti intimidatori e ostracismi che non aiutano la ricostruzione di un ambiente di lavoro sano. Invitiamo le parti a una soluzione conciliativa, per evitare ulteriori strascichi legali, già allo studio del nostro ufficio legale.

Suscita inoltre amarezza il comportamento di alcune sigle sindacali, che invece di difendere il diritto al confronto democratico, hanno addirittura avanzato una diffida contro il prof. Panteghini, per le sue proposte espresse durante la campagna elettorale RSU. Un atteggiamento che rischia di soffocare il dibattito proprio nel momento in cui sarebbe invece necessaria una discussione aperta e plurale.

Il futuro dell’Istituto “Cestari Righi” dipende dalla capacità di affrontare con coraggio e trasparenza le criticità esistenti. Serve un rilancio che passi da un clima collaborativo, dall’aumento delle iscrizioni e dalla salvaguardia dei posti di lavoro. FISI è pronto a fare la sua parte. Auspichiamo che, ora che la fase elettorale si è conclusa, anche l’unità sindacale possa ricomporsi attorno a un tavolo comune di trattativa, per il bene della scuola e della collettività.

Il Segretario Generale prof. Ciro Silvestri 25 giugno 2025

venerdì 6 giugno 2025

Chioggia è fantascienza: nasce la saga dei Clodioti!

Dalla trama di un mio romanzo mai scritto, ferma da anni nel cassetto, è partito quest'anno un laboratorio di narrazione interattiva della mia classe 1D dell'Istituto Tecnico Augusto Righi di Chioggia. L'occasione si è presentata con la felice coincidenza di un corso di aggiornamento ScuolaFutura intitolato "fate il vostro gioco" e con una classe, la 1D con una spiccata verve creativa. Dopo un laboratorio sull'invenzione e redazione di racconti horror, abbiamo selezionato il filone narrativo della fantascienza. L'insegnante ha preparato la cornice narrativa generale evocando l'arrivo sulla Terra dei Clodioti, una razza stellare che partecipò alla ribellione contro l'Impero della Luce e i cui pochi sopravvissuti vennero esiliati qui, mentre la loro tecnologia si usurava e le astronavi cadevano a pezzi sotto la sorveglianza della flotta stellare. Gli venne concesso di perdurare ed i Clodioti parteciparono all'evoluzione terrestre usando la genetica umana come nuova casa.

Organizzati in gruppi di lavoro di 3-4 studenti la classe 1 D ha ideato una narrazione compatibile con questa cornice col vincolo di abientare parte del racconto nella Chioggia dei nostri giorni. Fin qui si trattava di un normale laboratorio di scrittura ed ecco che si inserisce la narrazione interattiva, ispirata ai Libri Gioco degli anni Ottanta e Novanta: il lettore legge un paragrafo e poi può scegliere come far evolvere la narrazione compiendo una scelta tra due o più opzioni. Abbiamo studiato il libro gioco di Brennan, alla Corte di Re Artù, col suo umorismo britannico e le sue ardue prove, abbiamo letto e giocato "il mistero della Lupa capitolina" sviluppato in ambiente Twine. Ho scelto questo lavoro come esempio di didattica innovativa da presentare all'esame del mio anno di prova, che ho dovuto ripetere per la seconda volta.

Dopo l'ideazione iniziale i gruppi si sono articolati secondo ruoli differenti: lo scrittore, il programmatore, il grafico e il coordinatore. Era infatti necessario tradurre le scelte narrative in codice con tag html per la grafica e piccoli cicli di programmazione semiautomatizzata dalla piattaforma open source https://twinery.org/. Hanno prodotto nel giro di due settimane prodotti perfettibili certo, ma che mi hanno sorpreso e reso orgoglioso di questi ragazzi. Ho quindi deciso, in accordo con gli studenti e coi genitori, di rendere disponibili sulla piattaforma Github le narrazioni interattive: buona lettura-gioco! Rinnovo i miei più vivi complimenti alla classe 1 D dell'Istituto Tecnico Augusto Righi: una scuola che guarda al futuro! Potresti visitare il sito dell'istituto! Scegli uno dei racconti interattivo da esplorare, ognuno originale nella storia e nella struttura a scelte:

NUOVA STORIA INTERATTIVA (10-6-25): https://francescoooo-ux.github.io/Boh/

https://grandamended.github.io/Gamebook/

https://vallese010.github.io/LavoroPanteghini-/

https://unlessys.github.io/Clodioti/

Se vuoi inviare commenti, segnalare bug o recensioni scrivi al prof. Francisco Panteghini su storiacorsara@gmail.com

mercoledì 4 giugno 2025

Funzioni e numeri dei dirigenti scolastici in Veneto e a Chioggia in particolare

Quanti sono i dirigenti scolastici in Veneto ed in particolare in provincia di Venezia? Vediamo i dati dell'Ufficio Scolastico Regionale 2024/2025

Dai dati Usr si evince che, dopo la riduzione degli istituti comprensivi dello scorso anno, sono presenti oggi 560 reggenze, ovvero istituti comprensivi o scuole secondarie di dimensioni tali da avere diritto ad un dirigente effettivo. Però, nonostante le riduzioni, ci sono ancora 29 scuole date in reggenza, ovvero che per motivi di organico (ad esempio mancate assunzioni o pensionamenti) non hanno ricevuto nomina di un dirigente ma lo hanno condiviso con quello di un altro isituto. A questo proposito amo citare l'arguto e secco giudizio della dirigente del Liceo Veronese prof.ssa Daniela Boscolo nell'incontro pubblico sulla riduzione degli istituti comprensivi a Chioggia: "Tutti sanno che la reggenza è l'anticamera dello scioglimento di quell'istituto", ed in particolare ci si riferiva alla vittima annunziata del Chioggia 1 (Marchetti-Pellico). I dirigenti scolastici ebbero un ruolo chiave nella riduzione perchè accolsero positivamente, ma non all'unanimità, la proposta comunale di riduzione da 5 a 3 comprensivi. Il comprensivo Chioggia 5 pur avendo ancora numeri importanti e innovativi progetti venne smembrato, andare così ad acuire la riduzione di servizi e di posti di lavoro. I sindacati Cgil, Cisl e Uil protestarono debolmente ma non vollero o non riuscirono ad avviare una mobilitazione determinata tra gli insegnanti e tra le famiglie. In totale i posti da dirigente scolastico della città di Chioggia sono passati da 7 a 5, con un dirigente perdente posto e mandato fuori provincia.

Confrontiamo questi dati con quelli del 2022/23:

Stando a questi dati i dirigenti sono aumentati da 517 a 531, mentre si sono ridotte sia le scuole totali che quelle affidate in "reggenza" ad un dirigente che ha già un'altra scuola da dirigere (passate da 76 a 29). Sono stati immessi in ruolo ben 111 nuoovi dirigenti da concorso, mentre molti che erano in età pensionabile si sono ritirati ad altri è stato concesso di superare di 1,2 e persino 3 anni la soglia della pensione. Qui a Chioggia da molti anni i dirigenti sono sempre gli stessi, con alcune rotazioni di incarico nonostante il principio della rotazione degli incarichi sia stato ribadito dal Ministro dell'Istruzione e del Merito nel 2023, anche se era una pratica caldeggiata da anni anche nelle Università ma non regolata da precise norme, diciamo più una raccomandazione, già contenuta nel codice anticorruzione, approvata nel 2001 e confermata successivamente nel 2012. La norma riguarda anche i dirigenti scolastici in quanto figura professionale che si trova a gestire appalti e pratiche di affidamento e acquisto di beni.

In base a quanto appena detto, i dirigenti scolastici si trovano in una posizione rischiosa dal punto di vista della corruzione. Di conseguenza dopo un tot di mandati, stabiliti dagli Uffici Scolastici Regionali, dovranno ruotare ed essere messi a lavorare su un'altra sede. La Corte dei Conti ha richiesto specificamente nel 2023 che l'obbligo di rotazione per i dirigenti scolastici venga applicato. Il Ministro Valditara ha prontamento emesso una nota ministeriale applicativa con modi e tempi di attuazione di questa rotazione che non piace ai dirigenti, spesso affezionati alla "loro" scuola o alla comodità di un incarico vicino a casa. La Direttiva M.I.M. 25.05.2023, n. 13 prevede specificamente che "l'incarico ha durata triennale ed è correlato agli obiettivi prefissati. In via eccezionale l'incarico o il rinnovo può essere di durata inferiore a tre anni nel caso di collocamento a riposo del dirigente in data antecedente ai predetti tre anni. L'incarico termina, comunque, con la cessazione del rapporto di lavoro"; e poi "è disposta la rotazione periodica degli incarichi, finalizzata a garantire la più efficace ed efficiente utilizzazione delle risorse e a favorire lo sviluppo della professionalità dei dirigenti scolastici, nonché a prevenire eventuali fenomeni corruttivi".

Fin qui il provvedimento è esattamente rispondente alle richieste dell'anticorruzione senonchè poi introduce una ulteriore clausola, sempre a discrezione dell'Uffiscio Scolastico Regionale di competenza: "La rotazione viene effettuata dopo tre incarichi triennali di direzione sulla medesima istituzione scolastica, considerando come primo incarico quello in corso, sempreché il dirigente possa svolgere almeno un altro incarico completo in altra sede prima del collocamento in quiescenza d'ufficio, al fine di assicurare nella nuova sede un periodo temporale di servizio che consenta al dirigente scolastico di fornire un proprio apporto personale al nuovo contesto organizzativo affidatogli. L'incarico in corso è preso in considerazione indipendentemente dagli anni del triennio eventualmente già trascorsi". Quindi un dirigente che fosse da 5-6 o più anni in un istituto poteva godere, potenzialmente, di 3 rinnovi di 3 anni ciascuno per un totale di 9 anni. In effetti a Chioggia noi abbiamo un dirigente scolastico che opera ininterrottamente dal 1/9/2008 nello stesso istituto (i CV dei dirigenti sono obbligatoriamente pubblicati nei siti scolastici), con ben 17 anni di permanenza. E' chiaro che un dirigente che mantiene lo stesso incarico per così tanti anni crea nel bene e nel male una identità tra scuola e dirigente, non evolve la sua professionalità e inizia a convincersi che la scuola sia "sua".

La funzione del dirigente scolastico è quella di assicurare la gestione unitaria dell'istituzione scolastica, rappresentandola legalmente e rispondendo della gestione delle risorse e dei risultati del servizio. In sostanza, il dirigente scolastico è responsabile della direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane, oltre a garantire la qualità della formazione e la collaborazione con il territorio. I vecchi presidi sono stati elevati al grado dirigenziale con la legge Bassanini, ed in particolare i principi e criteri direttivi delle norme sulla dirigenza scolastica sono definiti nella delega di cui all'art. 21, comma 16, della legge 59/1997 (cd. legge Bassanini), in sintesi: la qualifica dirigenziale è conferita ai capi d'istituto nel rispetto del principio della libertà di insegnamento, ovvero che i dirigenti non possono imporre metodi e valutazioni agli insegnanti altrimenti violerebbero l'art.33 della Costituzione. Il dirigente ha ampi poteri nel gestire l'autonomia finanziaria della scuola e nel siglare accordi con enti e aziende del territorio.

I dirigenti approvano tutti gli aspetti della vita dell'istituto e siglano, per conto del Ministero della Pubblica Istruzione e del Merito, i contratti coi lavoratori della scuola. Però queste assunzioni non sono in capo al dirigente ma alle graduatorie provinciali dei docenti così come del personale Ata. Il dirigente non valuta i titoli del personale e non può rifiutare l'assunzione del candidato avente diritto. Il dirigewnte firma il piano ferie, i permessi, decide eventuali completamenti o attribuzione di ore aggiuntive e quindi ha grandissime responsabilità nel creare il giusto clima di lavoro e collaborazione nell'istituto. Nel caso dell'anno di prova il dirigente presiede la commissione che lo valuta, votando e orientando il suo lavoro con la collaborazione di un tutor, di sua nomina, che segue per una decina di ore il collega in formazione. Solitamente questa procedura è un pro forma. Nel 2023/24 un solo insegnante nella provincia di Venezia è stato bocciato e costretto a ripetere l'anno di prova.

Il dirigente scolastico ha anche poteri disciplinari: col passaggio a incarico dirigenziale è sia la figura che raccoglie i documenti contro un lavoratore della scuola in qualche modo inadempiente, ma è allo stesso tempo colui che decide l'eventuale sanzione disciplinare amministrativa. Oppure può chiedere intervento dell'Usr su casi particolarmente complessi o per la richiesta di sanzioni più pesanti. Per fare un paragone è come se il giudice fosse anche il pubblico ministero che accusa. Anche se di solito si cerca di addivenire ad un accordo, magari con l'ausilio di un rappresentante sindacale, si possono creare situazioni di forte contrapposizione e potenziali irregolarità nel momento in cui il dirigente può usare tutto il suo peso per imporre una sanzione senza accogliere le ragioni della controparte, esponendosi però così ad un eventuale ricorso al Tribunale del Lavoro competente.

(leggi la nota integrale ì: https://www.notiziedellascuola.it/legislazione-e-dottrina/indice-cronologico/2023/maggio/DIRETIVA_MIM_20230525_13)

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