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mercoledì 14 dicembre 2022

Lettera a maestre e genitori sull'utilità educativa delle fiabe modello e bussola sicura

Carissime Maestre, carissimi Genitori,

ho deciso di scrivere questo volume di fiabe(La Bella del Bosco Addormentato e altre Meraviglie, Anguana Edizioni) perchè mi sono accorto che i nostri ragazzi e le nostre ragazze fanno fatica a immaginare storie che finiscano bene. Non è una questione di fantasia, loro replicano i modelli che hanno imparato dall'ambiente circostante: storie, cartoni animati, videogiochi, serie tv, film, video frammentari da tik tok o youtube. Quando qualcuno inventa una storia fa appello sia alla sua abilità di narratore che ai modelli profondi che ha nel cuore, potremmo definirli archetipi che proverà ad incarnare nella vita. In giovane età, specialmente tra i 7 e i 12 anni, si formano le strutture portanti della personalità e più precisamente il modo di vivere i sentimenti. Se un bimbo non impara a gestire a quest'età la paura, ad esempio, farà molta più fatica a fronteggiarla in modo maturo crescendo.

La cultura materialista che si respira in ogni dove oggi lancia messaggi inquietanti, dove la tragedia, la violenza, l'orrore, la mancanza di senso, la noia, la depressione e l'esaltazione egoistica la fanno da padrone, insinuandosi soprattutto nelle anime giovani. Immergersi a giocare per ore ad un videogioco in cui devo uccidere tutti gli altri giocatori lascia un segno potente nella mia psiche: non è vero che non ha alcuna conseguenza. Imparo ad esempio che ciò che conta nella vita è battere gli altri, che non posso fidarmi di nessuno e che devo trovare ogni trucco per vincere, costi quel che costi, che la violenza è lecita.

Le fiabe invece vengono in aiuto dei nostri bimbi con una secolare esperienza nell'insegnare i rudimenti di come vivere bene la propria vita. I protagonisti infatti sono proprio bambini e ragazzi allontanati da casa che intraprendono un percorso di crescita costellato di sfide, fallimenti e successi che li porterà con certezza a trionfare. Generazioni di narratrici e narratori hanno tramandato oralmente e adattato le fiabe ai loro nipoti e nipotine e in ogni vera fiaba il lieto fine è sempre garantito, proprio per insegnare a ogni bimbo chesicuramente riuscirà a realizzarsi al meglio, anche se tutto sembra contro di lui, anche se mostri terribili e incantesimi lo ostacoleranno. Le fiabe sono quindi modelli di successo nella vita che ciascuno può adattare alla propria situazione. Pensate a Cappuccetto Rosso: apparentemente sbaglia tutto sia nel bosco che a casa della nonna ma fa del suo meglio per portare a termine il compito che le è stato affidato e alla fine le forze benefiche la strappano dal lupo vorace prima che sia troppo tardi ,facendole vivere un processo di rinascita.

Questi sono modelli positivi e intrisi di una visione spirituale della vita: infatti in ogni fiaba tutto ciò che viene narrato è indispensabile, succede esattamente ciò che deve succedere in un dato momento, fa tutto parte di un destino. Un destino che ogni piccolo eroe affronta dimostrando le sue qualità e che lo incoronerà al termine della storia. Le fiabe ci aiutano a capire quanto sia importante trasmettere fiducia sia nelle proprie capacità che nella Vita, intesa come una meravigliosa manifestazione di coincidenze e opportunità mai casuali. In una fiaba non puoi cambiare l'ordine in cui si svolgono i fatti, altrimenti si disfa. Così nella vita puoi imparare ad accolgiere ogni esperienza per trarne un insegnamento che ti permetta di migliorarti sempre più.

Possiamo usare le fiabe come una bussola per orientarci nella enorme quantità di prodotti culturali chiedendoci che effetto producono nei nostri allievi, nei nostri figli. Trasmettono convinzioni, modelli, sentimenti utili a realizzarsi nella vita? Oppure sono diseducativi e fuorvianti? Non dobbiamo avere paura di valutare e, se necessario, vietare o allontanare, materiali ed esperienze negative.

Un caro augurio di Buon Natale e buon lavoro maestre e genitori!
Francisco Panteghini mediatorelementare@gmail.com

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