Le scrive un'associazione dedicata alla riqualificazione di luoghi degradati e alla diffusione della cultura del Verde. Ci siamo risolti a scriverLe dopo anni di confronto con le amministrazioni comunali della città di Chioggia che hanno portato all'adozione di un Regolamento di tutela del Verde Pubblico che prevede anche il divieto di capitozzare gli alberi, ovvero di rimuovere oltre il 50% dei rami, pratica errata che avvia il degrado della pianta e ne distrugge la funzione ecologica ed estetica. Un intervento legislativo ha quindi posto fine, almeno in linea teorica, a decenni di rovinosi e costosi interventi di potatura scorretta. Confrontandoci con molte altre realtà associative che hanno a cuore la qualità dell'ambiente, non fine a se stessa, ma come valore indispensabile per tutelare la qualità della vita nostro e delle future generazioni abbiamo constatato che la cultura della gestione dell'albero, specialmente in ambito urbano, è molto arretrata in Italia.
Gli alberi sono un elemento chiave dei nostri paesaggi, un sistema vivente che alimenta la rete della vita, fornisce ossigeno, fissa anidride carbonica, filtra molte sostanze inquinanti, protegge il terreno, favorisce il ciclo dell'acqua superficiale, dona frescura e ispirazione, anche poetica. Gli alberi sono i nostri principali alleati nella mitigazione degli effetti del cambiamento climatico e arricchiscono la biodiversità, fornendo cibo e riparo. Ma sugli alberi capitozzati nessun uccello nidifica e la loro funzione ecologica è menomata perché ogni energia dell'albero è dedicata a ricostruire ciò che gli è stato ingiustamente tolto. Per questo Le chiediamo di farsi promotore di una legge nazionale che, basandosi sulle buone pratiche propugnate dalla Società Italiana di Arboricoltura e sugli studi di illustri studiosi italiani di fama internazionale come Daniele Zanzi, definisca a livello nazionale le caratteristiche di un corretto intervento e sentenzi sulle violazioni, stabilendo anche, in caso di danni, il valore dell'albero non solo come mero legname da ardere ma come esemplare che acquisisce valore ogni anno di più.
Un altro tema che dovrebbe essere a nostro avviso ribadito è l'obbligo dei comuni oltre i 15000 abitanti (Legge n. 10 del 14 gennaio 2013) di dotarsi di un piano del verde e di piantumare un albero per ogni bambino nato. Nella nostra città questo obbligo non è mai stato ottemperato e solo dopo anni di nostre richieste il Comune si doterà di un apposito ufficio del verde interno. Si lamenta la mancanza di fondi e l'impossibilità di trovare spazi adeguati. Di certo si tratta di far comprendere ai nostri amministratori quanto sia prioritario dotarci e arricchire il nostro patrimonio verde, non tanto come ornamento dei nostri viali ma come elemento paesaggistico da pensare in boschetti e siepi miste dall'alto valore ecologico più che estetico. Ad esempio il nostro Comune vanta un attivo di milioni di euro che sono bloccati dal patto di stabilità, Le chiediamo quindi di adoperarsi per permettere ai comuni dotati di risorse di potervi accedere per questo importante scopo e di istituire per i comuni con bilanci insufficienti un fondo nazionale a cui poter ricorrere.
Infine vorremmo chiederLe di stimolare i legislatori sia in Parlamento che nella conferenza Stato-Regioni sul tema delicatissimo della formazione professionale dei giardinieri. Molti danni agli alberi vengono perpetrati da personale senza competenza specifica nella gestione delle alberature. Lo scorso anno l'articolo 12 della Legge 154/2016 ha iniziato a definire i contorni della figura professionale del giardiniere delegando alle Regioni il completamento. Diverse regioni hanno chiesto al MIPAAF chiarimenti su come procedere e sarebbe opportuno, visto che il mercato del lavoro dei grandi appalti è nazionale, che criteri uniformi venissero adottati per migliorare il livello di tutti gli operatori senza avvantaggiarne alcuni per partito preso. A questo riguardo come associazione stiamo collaborando ad una proposta con i Giardinieri BioEtici che presenteremo nelle 6 regioni dove questo marchio di qualità del giardinaggio è presente.
Nel ringraziarLa per l'attenzione che ci ha dedicato le segnalo che abbiamo deciso di promuovere anche una petizione on line su Change.org per diffondere e sostenere i contenuti di questa lettera e spiegare all'opinione pubblica quanto sia una tema strategico per il nostro futuro.
Con stima porgiamo distinti saluti,
Francisco Merli Panteghini
presidente dell'associazione Amico Giardiniere
Chioggia, 3 aprile 2017
“...e su gli olivi, i fratelli olivi,
che fan di santità pallidi i clivi
e sorridenti.”
G.d'Annunzio, La sera fiesolana
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