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sabato 14 luglio 2012

Le meditazioni della Forma dell'Acqua

L'acqua dentro: liberarsi da emozioni disarmoniche

Trova uno specchio d'acqua, un canale, un fiume o qualsiasi altro modo per osservare dell'acqua. Stai in piedi con la schiena ben dritta e osservala attentamente: noterai presto dei movimenti, fluttuazioni, riflessi. Respira rilassato, usa la pancia. Senti il tuo corpo e nota se ci sono tensioni: alle spalle, al collo, alla schiena.

Massaggia dolcemente quella parte fino a che si acquieta e continua a osservare l'acqua. Porta le mani sulla pancia, mettile una dentro l'altra come una coppa che si raccoglie sotto all'ombelico. Ascolta la tua pancia che è piena di liquido: è l'acqua delle tue emozioni, muovi lentamente le mani in piccoli cerchi e prendi atto delle tue sensazioni, delle tue emozioni.

Immagina che quelle disturbanti o disarmoniche fluiscano attraverso l'ombelico, zampillando nelle tue mani unite a coppa. Svuota e rilassa la pancia da tutte le tue cose che ti disturbano: aspettative, tensioni, paure, rancori... quando ti senti abbastanza ripulito stacca le mani e tendile verso l'acqua, offrendo la tua emotività perché venga trasformata dal movimento vitale e continuo dell'acqua. Espira profondamente e lascia andare, non restare attaccato a emozioni che ti fanno soffrire o ti limitano. Ringrazia l'acqua, gira le spalle e allontanati.

(Chioggia, lungo Canal Vena, 20 maggio 2012)

Il gesto armonioso del Vecchio Salice per equilibrare gli opposti

Mettiti in piedi con e gambe un po' allargate, piantato solidamente a terra, meglio se a piedi nudi su erba, terra o un materiale naturale. Respira rilassato, usa la pancia. Senti il tuo corpo e nota se ci sono tensioni: alle spalle, al collo, alla schiena. Massaggia dolcemente quella parte fino a che si acquieta.

Quando ti senti abbastanza rilassato inizia a fare un ampio movimento: la mano destra a coppa verso l'alto sale altezza della spalla con un ampio movimento del braccio, per poi scendere a coppa verso il centro del petto. La mano sinistra a coppa verso il basso compie invece un movimento meno ampio, fino all'altezza del gomito e poi si gira e scende verso il fianco per risalire verso il centro della pancia.

Le due mani continuano il movimento (sinistra sale, destra scende) e si incontrano idealmente sul plesso solare e si stringono: le dita a coppa devono incastrarsi. Stringi con forza e tira nelle due direzioni opposte: braccio sinistra verso sinistra e braccio destro a destra. Ora mentre le due forze si bilanciano sali verso il cuore e dai un leggero colpo al petto con le due mani giunte, poi staccale lasciando che tornino lungo i fianchi. Ripeti il gesto almeno 3 volte.

(Padova, arrampicato sul Vecchio Salice lungo il Bacchiglione, 25 maggio 2012)

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