Se ansia, stanchezza, dubbio vi assalgono rivolgetevi ad un amico fidato, silenzioso e sempre disponibile: andate a trovare il vostro albero! Non lo avete? Sceglietene uno, vicino a casa e abbastanza grande per appoggiarvi con tutto il vostro peso. Lui può aiutarvi moltissimo a restare centrati e a entrare nella sintonia evolutiva giusta con questi tempi veloci. Il mondo in cui, in questa incarnazione, siamo cresciuti sta scricchiolando. Si prepara un cambiamento a tutti i livelli, con conseguenze impensate. Gli alberi, mediatori (come noi, in potenza) tra terra e cielo sono perfettamente in grado, come la radio londra della guerra mondiale, di darci tutti gli aggiornamenti.
Per chi non avesse ancora iniziato la relazione con gli alberi posso consigliare questa piccola pratica: chiarite i vostri bisogni, scegliete l'albero, visitatelo regolarmente, almeno 2-3 volte la settimana. Fermatevi a qualche metro e guardatelo. Non pensate, percepite ogni dettaglio che vi attira. Con rispetto compite gli ultimi passi, salutate ad alta voce (se possibile) e presentatevi (la prima volta). Chiedete aiuto all'albero a ricordare chi siete e offrite il vostro aiuto. Potete benedire l'albero, augurargli salute e sintonia con lo Spirito della Terra o fare gesti concreti a seconda di quello che vi verrà ispirato. Ora toccatelo, prima con le mani, poi abbracciandolo.
Chiudete gli occhi, respirate profondamente, godetevi il vostro essere albero: ad ogni respiro la quiete, la forza e la chiarezza della luce che entra dalle vostre foglie e che sale dalle vostre radici vi rinsalda e vi risana dal logorio della monotonia quotidiana. Quando avete raggiunto uno stato di quiete e decidete di andare via, giratevi, appoggiatevi con tutto il peso al tronco e godetevi il sostegno che il fratello albero (come tutti i regni di natura) vi offrono. Quando vi sentite pronti aprite gli occhi. Poi dolcemente ringraziate e andate incontro alla vostra vita senza voltarvi indietro.
Visitate regolarmente il vostro albero. E' come guardare in uno specchio di acque limpide dove, lentamente, affiorerà anche una immagine di voi stessi, come siete davvero e non come vi vorrebbe il mondo.
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