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venerdì 15 luglio 2022

Ultimo fine settimana della mostra Bodhi a Palazzo Goldoni

Un gruppo eterogeneo di artisti dell'immagine durante il lockdown ha reagito alla strisciante sensazione di oppressione e sfiducia con un progetto coraggioso e ispirato che riunisce fotografie, video ed elaborazioni mixate di simboli ed emozioni primarie. Si tratta dei fotografi Sara Porzionato e Davide Arduini e della scenografo bolognese, audio e visual artist. La mostra è ospitata gratuitamente da Palazzo Goldoni (Rione Duomo 307 a Chioggia) che ne ha riconosciuto il valore etico e artistico. L'ingresso e libero e gli artisti sono a disposizione per spiegare il loro percorso. L'apertura è serale dalle 21 all 23.
Domenica sera 17 Luglio sarà la sera di chiusura e ritorneranno le installazioni audio e video di Giovanni Margotto (potete vedere i suoi lavori su https://www.audiovisualart.it/). Nel gruppo è l'artista più maturo e con una serie di realizzazioni e performance notevole. Innamorato di una chioggiotta si è trasferito qui in laguna da alcuni anni. Il suo contributo, proiettato su una facciata interna di Palazzo Goldoni, che arriva ai 7 metri per 7 è un impegnativo percorso che dura oltre 20 minuti. Compaiono archetipi e immagini sacre che vengono poi moltiplicate, infrante, angosciosamente smarrite o biecamente rese martellanti e persecutorie. Si parte da situazioni armoniche per attraversare la disarmonia e proseguire il viaggio. Intelligente ma decisamente impegnativo. Da vedere per chi non si accontenta della banalità scontata.

domenica 3 luglio 2022

Il Genio Naturalistico dei Sudtirolesi

Da anni passo qualche giorno di ferie in Sudtirolo: da Merano alla Val Venosta, da Klausen a Sterzing e alle sue valli alpine. Ho una grande ammirazione per la gente di quelle terre e quest'anno finalmento ho capito come sintetizzare in una frase quella simpatia che mi ispirano da mille particolari e dalla gestione del loro incantevole paesaggio.
I Sudtirolesi coltivano il loro genio naturalistico creando attività e opere in armonia con la loro terra. L'amore per la natura è fortemente radicato e tramandato. Alla libreria Athesia è normale dedicare un'intera vetrina ai libri per bambini dedicati alla natura, sia per la conoscenza che per il gioco. I negozi di giocattoli accolgono bellissimi modellini di animali e macchine agricole. Sembra che tutto conduca per mano il bambino a crescere conoscendo, ammirando e imparando come gestire la natura, primo fra tutti piante animali coltivati.
La cultura contadina di montagna è ancora presente, orgogliosamente difesa e politicamente sostenuta. Molte persone abbinano il lavoro fuori casa con le attività manuali o meccanizzate del loro maso. Molti allevano animali e piccole stalle punteggiano il paesaggio. I contadini tenacemente continuano a sfalciare i pendii e raccogliere con cura quello che sembra un prezioso raccolto. Ho avuto modo di visitare i Giardini aromatici in Val di Vizze: con la cura del dettaglio quest'azienda ha saputo creare orti bellissimi dove accanto a piantee da fiore e aromatiche trovano posto la piantaggine e il verbasco, che mai avevo visto coltivare!
A qualcuno non piacerà ricordare la passione sudtirolese per la caccia. Io non sono un cacciatore ma avverto che qui la tradizione e l'oculata gestione fanno in modo che il prelievo sia contenuto e una sana popolazione di cervi, camosci, caprioli riempia i loro monti. Esporre un trofeo, come ad esempio un maestoso palco di cervo, non è tanto una esibizione narcisista ma la riprova di una antica benevolenza degli dei silvani verso l'uomo che li ama e li governa.
Un'ultima riflessioni sulla radicata tradizione cristiana, che si avverte subito diversa da quella di lingua italiana: qui i cimiteri si accompagnano ancora alle chiese con lapidi immerse nel verde e nell'immancabile contenitore per l'acqua santa, si tramandano preghiere e usanze per le varie feste dell'anno come la bellissima benedizione delle soglie la notte delll'Epifanica (M K B sta per i tre re magi Melchiorre Kaspar e Baldassarre) o i mercatini di Natale.
Concludendo questa riflessione voglio ricordare con che amore e forte intuizione gli abitanti della Val d'Ultimo si prendano cura dei larici millenari di St. Gertrude. Un luogo vero e proprio luogo sacro in natura che si ricollega all'antico uso dei boschi sacri. Diplomaticamente il cartello parla di "monumento naturale" ma io credo che l'anima del sudtirolese lo viva in modo ancora più profondo.
Non credete a quanto vi ho raccontato e documentato (tutte le foto sono state scattate da me a Stering -Vipiteno, tranne l'ultimo cartello)? Fate la vostra esperenza! Esplorate vallate e città, andate nei masi a comprare i prodotti tipici, chiedete ai cacciatori le loro storie! Fatevi pervadere dall'amore per la propria terra e ricordate che questa terra ha dato i natale ad Alexander Langer, grande anima del movimento Verde nazionale. Indipendentemente dalla lingua chi ama la natura trova modo di capirsi e cooperare.