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venerdì 9 ottobre 2015

La politica e l'ambiente in Laguna Sud

Vivo sull'isola di Chioggia dal novembre 2011. Dopo pochi mesi, urtato dalla quantità di immondizia sparsa in acque e sulle rive ho iniziato a raccoglierne un po', a piedi e in kayak. Poi ho invitato qualche amico e infine con l'associazione Amico Giardiniere abbiamo dato vita ad un appuntamento periodico di pulizia e lotta al degrado. Nel frattempo cercavo interlocutori nelle istituzioni per stimolare e collaborare al risanamento della meravigliosa laguna sud. A Chioggia e Codevigo dalla fine del 2012 ho parlato con assessori, sindaci, tecnici con risultati pari a zero.
A Chioggia la delega all'ambiente sembra una sinecura, che spesso viene identificata con la mal-manutenzione del verde pubblico. All'incarico si sono succedute Silvia Vianello, Maurizio Salvagno, Barbara Penzo, Elena Segato. Il sindaco Casson si è ripreso la delega per 3 volte ed ha incassato le dimissioni dell'ultima assessoressa. A tutti coloro che hanno ricoperto il ruolo io ho presentato la stessa lettera di richieste dal 2013: che il Comune rispetti la legge che prescrive di piantare almeno un albero per ogni nuovo nato, che si doti di un regolamento di tutela del verde (di cui ho fornito una bozza), che venisse vietata la capitozzatura degli alberi, che si apra alla collaborazione fattiva con le associazioni impegnate nella tutela ambientale, Amico Giardiniere in primis.
Qualche pacca sulla spalla dal sindaco, qualche amichevole accoglienza, a volte una pesante ironia ma più spesso il silenzio hanno accolto queste richieste. Nessuna risposta scritta in merito alle richieste specifiche, nessun impegno. D'altronde l'Italia è un paese dove tutti sono spinti ad applicare solo le leggi a proprio favore. Il tecnico SST Enrico Genovese, durante il Tavolo Verde naufragato in pochi mesi, è arrivato ad affermare sornione che se avessimo piantato un albero per ogni bambino ci troveremmo a vivere un un bosco, prospettiva tutt'altro che spiacevole secondo me. Ma queste e altre uscite del Genovese ben ci fanno capire quale sia la mentalità dominante sul tema del verde e degli alberi nelle nostre istituzioni. Credo che non rispecchino più il sentire della cittadinanza attiva.
All'incarico di assessore all'ambiente si sono succedute tutte persone, in maggioranza donne, senza specifica competenza, prive di una loro autonoma visione sui temi ambientali, sulle priorità, sui mezzi per attivare i cambiamenti necessari. La società civile è molto più avanti della politica locale e anni luce dalla burocrazia comunale. Dal mio punto di vista il primo responsabile di questi fallimenti è il sindaco Casson, sia per aver interferito quando nell'operato di Barbara Penzo stava avviando un serio lavoro di confronto e riprogrammazione, sia per aver delegato ogni significativa scelta in campo ambientale all'ultimo posto dell'agenda di governo.
Non è andata meglio con l'amministrazione di Codevigo nonostante l'accoglienza del Sindaco, del vicesindaco e dell'assessoressa all'ambiente, nonostante lunghe spiegazioni, elaborazioni di proposte legislative, serate informative con la cittadinanza. Risultati dopo tre anni: nessuno. Pare proprio che io sia la voce di uno che grida nel deserto. La pubblicazione dell'enciclica Laudato Sii sulla cura della casa comune di papa Francesco mi ha sorpreso e ridato coraggio. Credo fosse proprio questo il suo intento: riunire il meglio che si fa in occidente nel campo della cura ambientale, della giustizia sociale e sull'aperta critica al paradigma dominante della "tecnocrazia".
Dalla visione di Francesco, che in buona parte condivido, voglio ripartire, gettare ponti con chi condivide gli stessi intenti e i mezzi per il cambiamento: meditazione sul da farsi, azione non violenta, impegno in prima persona, diritti della Terra, ricerca di un nuovo stile di vita per l'umanità su questo pianeta. Il 9 novembre alle 21 in seminario iniziamo un percorso di studio e crescita personale attorno all'enciclica Laudato Sii, pregna di quello spirito combattivo e lieto che anima il francescanesimo d'ogni tempo, corrente spirituale a cui appartengo profondamente. Venite anche voi! Usate questa enciclica come un'occasione, al di là del vostro credo, perchè è realmente un tentativo di dialogo universale.

"Franciscus" Merli Panteghini

(tel. 328 7021253)

6 commenti:

  1. Mi commuove questa lettera caro Francisco , la tua delusione e il tuo sconforto nei confronti delle stolide e ignave amministrazioni ripercorrono quello che io e molti altri meglio di me hanno provato nello sbattere la testa contro il muro di indifferenza, ironia, malafede e addirittura irrisione a volte. E' proprio vero che i cittadini sono molto più avanti e consapevoli di chi li governa , proprio oggi abbiamo inaugurato qui a Mestre un gruppo di pulizia del quartiere sulla linea di quelli organizzati da te, molti cittadini sono pronti a svoltare, l'unica speranza è che votino nella direzione giusta e che siano un numero sufficiente , e su questo purtroppo sono pessimista.
    Rosanna

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    1. finchè siamo in democrazia possiamo ricostruire reti di cittadinanza e isole di vita migliore. obbedendo e difendendo le leggi se sono in linea con quelle della vita, avendo il coraggio di disobbedire e pretendere alternative quando la soffocano. Coraggio!

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  2. Grazie Francisco per questa tua lettera che va dritta al cuore, al cuore del futuro. Liberando la terra e l'ambiente dalla plastica, dalla immondizia donando dignità a luoghi e spazi pubblici abbandonati al degrado, ci assumiamo in prima persona e con piena consapevolezza, la responsabilità anche di altri. Curiamo con amore ferite inferte da amministratori distratti ed indifferenti, da politici gongolanti nei loro ruoli ed incapaci di scelte adeguate. Anch'io guardo all'orizzonte con speranza, che chi è al potere senta questo forte senso di inadeguatezza e lasci posto a persone illuminate, che si mettono a servizio della cittadinanza.

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    1. e che la cittadinanza riscopra l'amore per il luogo dove vive... al lavoro al lavoro!

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  3. Certo che se gli illuminati siete voi (Panteghini e Crocco), a posto semo !

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    1. caro anonimo accendi la tua lampadina interiore e firmati almeno! bambin mio!

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