Translate

domenica 30 dicembre 2012

Mare d'Inverno: un concetto che il nostro pensiero non considera

Ve la ricordate la canzone "mare d'Inverno" che dice "il mare d'inverno / è un concetto che il pensiero non considera / è poco moderno / è qualcosa che nessuno mai desidera / alberghi chiusi / manifesti già sbiaditi di pubblicità / macchine tracciano solchi su strade / dove la pioggia / d'estate non cade. L'ho conosciuta cantata da Ruggeri ma il primo lancio risale al 1983 con Loredana Bertè. Bella e vera: molte persone dimenticano il mare nella stagione fredda. Beh, mi spiace per loro perchè è bellissimo. Stamattina sono andato a godermi la prima luce del mattina sulla spiaggia, col solito problema di arrivarci al mare con gli stabilimenti chiusi. Pochi varchi mal segnalati, terra riservata ai nativi e agli esploratori. Ma c'era un po' di movimento già alle 8 e mezza di mattina: qualche raccoglitore di tesori del mare, tanti cani coi loro padroni, rare coppie e amici a chiacchierare.

Dopo un momento meditativo mi è venuta una gran voglia di giocare e far sentire la mia gioia a tutta la spiaggia per questo grande dono di vivere a quattro passi dalla mare. Insisto col femminile, giocando con le ferree regole della grammatica perchè io che sono cresciuto in montagna sento come "padre" la dura, esigente e faticosa montagna e invece accogliente, ispirativa, ricreativa la madre mare. Vi propongo un gioco, per noi e per i nostri figli, lo chiamerò "Giardini naturali". Si può giocare dovunque ma sulla riva della mare avrete un sacco di possibilità in più e il divertimento è assicurato.

Scegliete uno spazio, fatelo con cura, una porzione dell'universo con tutto ciò che le onde possano offrirvi. Per ogni metro quadro delimitato dovreste investe circa un'ora di tempo. Delimitate con un solco il campo di gioco e poi cominciate a preparare i materiali: potrete usare esclusivamente i materiali che si trovavano dentro al solco. Regola 2: dovrete usare in qualche modo TUTTI i materiali che troverete nella vostra area, anche se non vi piacciono (ma in spiaggia sarà facile seppellirli in un tumulo rituale...). Qual è lo scopo del gioco? Creare un giardino naturale, un paesaggio immaginato, reale, fiabesco o poetico a seconda del vostro umore del momento.

Lavorate per un'ora (per ogni metro quadro) e allo scadere del tempo godetevi il risultato. Date un titolo e ammirate le nuove disposizioni, le soluzioni inaspettate, la forza di volontà con cui avete creato un paesaggio unico, che ha saputo utilizzare per un fine comune ogni cosa, anche gli scarti. Un nuovo paesaggio armonioso ha preso forma, e voi ne siete stati gli artefici. Fotografate ogni dettaglio e poi, se possibile, rimuovete e portate nei raccoglitori appositi tutti le testimonianze della nostra civiltà attuale (bottiglie, vetri, plastica, lattine ecc. ecc.). Se volete organizzare un torneo chiamatemi!!! Nelle foto ho illustrato il mio primo giardino naturale. Ricordatevi di delimitare il campo d'azione di ogni giocatore: senza darsi un limite non si riesce a concentrare le energie.

Nostalgia degli anni Ottanta? Ecco la canzone interpretata dalla Bertè:

http://www.youtube.com/watch?v=DzAvyjOUbBU&gl=IT&hl=it

e da Enrico Ruggeri

http://www.youtube.com/watch?v=p5Zp3IbG5aI&hl=it&gl=IT

Ecco una vista dettagliata della mia "Fattoria Marina", 30 dicembre 2012, spiaggia di Ciòsa Marina:

Nessun commento:

Posta un commento